Eugenio Sangregorio, deputato Usei: “A parlare in Parlamento mi veniva da piangere”

di redazione Blitz
Pubblicato il 28 Novembre 2018 - 09:41 OLTRE 6 MESI FA
Eugenio Sangregorio, deputato Usei: "A parlare in Parlamento mi veniva da piangere"

Eugenio Sangregorio, deputato Usei: “A parlare in Parlamento mi veniva da piangere”

ROMA – Eugenio Sangregorio, deputato del Gruppo Misto Noi con l’Italia e USEI, l’Unione Sudamericana Emigrati Italiani, eletto all’estero, a La Zanzara su Radio 24 ha commentato il suo discorso in Aula, più volte interrotto per la palpabile tensione: “Quando ho iniziato a parlare in Parlamento mi sono ricordato di quando zappavo la terra in Calabria e mi è venuto groppo in gola”, ha raccontato Sangregorio, che adesso, dice, “sono uno che ha fatto fortuna in Argentina, sono andato come tanti in America e come imprenditore edile sono stimato da tutti. Ho anche un jet privato da nove posti, pagato un milione di dollari. Mi serve per spostarmi da una provincia all’altra. E ho un’azienda con 2500 dipendenti. Però mi sono emozionato, mi veniva da piangere a parlare in Parlamento”.

Qualche giorno fa Sangregorio, 79 anni, non è riuscito a pronunciare per l’emozione e il suo discorso durante una votazione. “In quel momento – ha detto a La Zanzara – ho provato una tale emozione che mi sono uscite le lacrime, non ho vergogna a dirlo. Perché un ragazzo che all’età di 17 anni va via dal suo paese e poi ritorna e per la prima volta seduto lì fa un intervento, mi è venuto un nodo alla gola, non so come spiegare perché in realtà io l’italiano lo parlo bene. In quel momento lì, non lo so, ho pensato a tante cose, che un semplice contadino, come ero io, che zappava la terra lì, all’età di 17 anni è andato in America dalla campagna calabrese”.

Giuseppe Cruciani gli ha domandato chi glielo abbia fatto fare di candidarsi. E lui ha risposto candidamente: “Me lo chiedo anch’io, ma lo faccio per patriottismo. Lo so che non conto nulla, che contiamo come il due di coppe quando regna bastoni, ma non per questo dobbiamo abbandonare”.

Di certo sembra non averlo fatto per soldi. Alla domanda su quanto guadagni un deputato risponde: “Ve lo dico con sincerità, non lo so. Boh, non lo so, davvero.  Non me ne frega niente di questi soldi. Non sono venuto per i soldi. Sono qua per altre cose più importanti. Per davvero, non la controllo nemmeno la busta paga della Camera. Non mi serve controllarla. Quei soldi li spendo andando a cena in America con gli amici”.

Quindi, un commento sul reddito di cittadinanza voluto da M5s: “Io penso che quella cosa lì non farà bene. Oggi noi stiamo stimolando i vagabondi. In Italia ci sono 5 milioni di poveri, che poi non sono tanti, ma quei soldi è meglio investirli in altre cose”.