Eutanasia legale, raccolte più di 500 mila firme per il referendum: “Arriviamo a 750mila per scongiurare errori”

di redazione Blitz
Pubblicato il 17 Agosto 2021 - 09:09 OLTRE 6 MESI FA
Eutanasia legale, raccolte più di 500 mila firme

Eutanasia legale, raccolte più di 500 mila firme (foto Ansa)

Sono più di 500 mila firme per il referendum sull’eutanasia legale. Oltre 70 mila quelle raccolte online. Lo annunciano Filomena Gallo e Marco Cappato a nome del Comitato promotore e dell’Associazione Luca Coscioni.

“È una notizia che ci riempie di gioia  – sottolineano – e che ci sprona ad andare oltre fino alle 750mila firme per mettere al sicuro il risultato”.

Il referendum per l’Eutanasia Legale è stato depositato su iniziativa dell’Associazione Luca Coscioni lo scorso 20 aprile in Corte di Cassazione. Il testo prevede una parziale abrogazione dell’art. 579 del codice penale (omicidio del consenziente), che impedisce la realizzazione di ciò che comunemente si intende per eutanasia attiva sul modello olandese o belga. 

Eutanasia legale, la raccolta continua fino a 750mila

“Nell’esprimere profonda gratitudine per le migliaia di volontarie e volontari che stanno dedicando parte delle proprie vacanze a fornire il servizio pubblico dell’esercizio del diritto al referendum – dicono Gallo e Cappato – vogliamo sottolineare che la raccolta firme naturalmente prosegue con ancora maggiore forza”.

L’obiettivo, spiegano, è di “raccoglierne almeno 750.000 entro il 30 settembre in modo da mettere in sicurezza il risultato da ogni possibilità di errori nella raccolta, ritardi della Pubblica amministrazione e difficoltà nelle operazioni di rientro dei moduli”. 

Eutanasia legale, mons. Paglia: “Si va verso eugenetica”

“C’è la tentazione di una nuova forma di eugenetica: chi non nasce sano non deve nascere”, commenta polemico a Vatican News mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita. 

“Insieme con questo – prosegue – c’è una nuova concezione salutistica per la quale chi è nato e non è sano, deve morire. È l’eutanasia. Questa è una pericolosa insinuazione che avvelena la cultura”. 

“Si sta man mano incuneando nella sensibilità della maggioranza una concezione vitalistica della vita, una concezione giovanilistica e salutistica in base alla quale tutto ciò che non corrisponde ad un certo benessere e ad una certa concezione di salute viene espulso”.