Barca, un “leghista” per Monti: “Il centralismo ostacola la crescita delle città”

Pubblicato il 2 Febbraio 2012 - 20:10 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Le citta' italiane soffrono per ''il centralismo del governo nazionale. Un accentramento che, insieme alla dipendenza dai patrimoni immobiliari, le ostacola nel ruolo di volano di crescita economica ße inclusione sociale''. Il ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, condivide l'analisi del Consiglio italiano per le Scienze sociali (Css) che oggi ha presentato il libro bianco sul governo delle citta' italiane.

''Riportare l'agenda urbana al centro del dibattito nazionale – ha affermato il ministro – richiederebbe un'intera legislatura. Quello che possiamo fare invece e' sfruttare le competenze e le risorse finanziarie che ci sono per realizzare'' esperienze locali innovative. Per esempio ''possiamo impiegare le risorse aggiuntive per il sud per rispondere alla domanda'' di politica urbana e servizi che ''arriva dal basso, dai territori''.

Dei sindaci, ha puntualizzato il presidente dell'Anci, Graziano Delrio, bisogna ''fidarsi, bisogna fidarsi delle citta' perche' su di loro esiste un controllo sociale fortissimo che le rende in grado di governare al meglio gli investimenti''. Per il Css e' necessario ''valorizzare la negoziazione tra centro e citta' sviluppando un sistema differenziato, che rispetti i sistemi locali senza uniformarli''.

Una proposta vicina all'odg proposto lo scorso settembre da un gruppo di parlamentari e ricordato oggi dal presidente della Commissione per il federalismo, Enrico La Loggia, che impegna le istituzioni a formulare tra le altre cose un'agenda urbana nazionale.