Fabrizio Corona lancia suo movimento politico e attacca Salvini: “Roba da mandarlo in galera”

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Gennaio 2019 - 10:47 OLTRE 6 MESI FA

Fabrizio Corona lancia suo movimento politico e attacca Salvini: "Roba da mandarlo in galera" 02MILANO – Si è presentato circondato da un gruppo di ragazzi incappucciati, con la felpa rossa e nera e una bottiglia di gin in mano che scandivano lo slogan: “Non mi avete fatto niente“, che è anche il titolo della sua autobiografia. Così Fabrizio Corona è giunto martedì sera a Milano nel locale dove si è tenuta la presentazione del libro. “Siete un nuovo partito?”, gli ha domandato Massimo Giletti che lo ha intervistato: “Siamo l’inizio di un movimento politico”, ha confermato l’ex re dei paparazzi.

Corona è arrivato a piedi, con qualche problema per il traffico, preceduto dal corteo di ragazzi ribattezzati “Team Corona”. Quasi tutti avevano in mano una bottiglia di una marca di gin. Nel locale ad attenderlo c’erano parecchi giovani e anche qualche vip dello spettacolo, tra i quali Elenoire Casalegno. Sul palco, invece, oltre a Giletti c’era pure il figlio 16enne Carlos, nato dalla relazione di Corona con Nina Moric. E proprio in suo onore, l’ex fotografo dei vip ha colto l’occasione per leggere pubblicamente il suo testamento, che è anche il capitolo finale del suo libro.

“Ammettiamolo, non so perché sono ancora vivo – ha detto – ma se dovessi morire lo farei da re”. Ha citato come suoi ideali di morte Jim Morrison e Marco Pantani, ma “mi tiene attaccato alla vita mio figlio”. Corona ha quindi confermato che l’erede unico del suo patrimonio sarà il figlio Carlos Maria e ha ribadito che “il carcere è stato una grandissima sofferenza: sono stato arrestato per cose non gravissime e non mi meritavo tutti questi arresti”.

Nonostante tutto però l’ex paparazzo sente di essere uscito rafforzato dal suo travaglio giudiziario. “Sono immortale – ha detto – è la quinta volta che mi arrestano, ma io continuo ad aprire uffici, a fare marketing, ad aprire brand: pensano di fermarmi ma in realtà mi fanno una grandissima pubblicità”.

Ma il momento clou dello show è stato quando ha sferrato il suo attacco al leader della Lega Matteo Salvini. “Se fossi incensurato prenderei cento volte i voti di Matteo Salvini“, ha detto precisando criticando la politica fatta sui social. “E’ facile per Salvini, guardate i suoi social: 12 post al giorno, 50 stories, ci scrive una frase poi il contenuto non c’è. E’ soltanto una roba per fare notizia”. Un inaspettato momento di lucidità quando spiega: “I miei psichiatri dicono una cosa: che quando per due giorni non si parla di me, io faccio qualcosa per uscire sui giornali; è un’ossessione e poi faccio danni. Anche per loro è così, ma loro sono politici, non si possono paragonare a me”.

Poi, sempre contro Salvini: “Le ultime cose che ha detto sulla polizia, cioè ‘ha fatto bene a sparare al posto di blocco’ sono una roba da prenderlo e mandarlo in galera”. Niente sconti neppure per il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: “Il ministro Bonafede – dice – è una persona laureata in legge, però non basta per diventare ministro della Giustizia. Quando penso ad un ministro lo immagino di 60 anni, uno che conosce le carceri, i tribunali e i diritti, perché la giustizia in Italia è una cosa seria”. E conclude: “La vera politica non è cercare i like e i followers, è farla come faceva Bersani, per il popolo”.

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev