Falsi invalidi. Sacconi: “Revocati 8.785 assegni di pensione”

Pubblicato il 23 Settembre 2010 - 13:56 OLTRE 6 MESI FA
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Maurizio Sacconi

”La prima attività dell’Inps ha dato esiti significativi, per cui per 175mila prestazioni verificate si è avuta la non conferma dei requisiti sanitari”. E’ quanto si legge nella risposta che il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ha fornito a un’interrogazione del capogruppo della Lega alla Camera, Marco Reguzzoni, nella quale chiedeva di sapere quali fossero i dati delle pensioni di invalidita’ nel Paese e quali i sistemi di verifica e di controllo posti in essere.

”Per l’11% dei casi – ha spiegato Sacconi si è avuta la non conferma dei requisiti sanitari originali, con percentuali variabili dal 5,81% della Toscana al 19,27% della Campania, passando per l’11,23% della Sicilia, l’11,51% della Puglia, il 12,22% della Sardegna e il 13,78% della Calabria. In totale – prosegue la risposta, citando i dati forniti dall’Inps – nei primi 3 mesi del 2010 sono state ”8.785 le revoche degli assegni di pensione e 8.159 le revoche dell’indennità di accompagnamento nel primo trimestre del 2010”.

Il numero delle prestazioni rapportato alla popolazione residente è notevolmente superiore in regioni come la Sardegna, la Calabria, la Campania e l’Abruzzo, rispetto alle altre regioni. ”Si tratta – spiega Reguzzoni – di numeri significativi: infatti il valore dei sussidi e degli assegni di accompagnamento revocati nei soli primi tre mesi dell’anno porta risparmi alle casse dello Stato stimabili in oltre 250 milioni di euro l’anno. Ponendo pari a circa 15.000 euro l’anno il costo di una pensione di indennità o di un’indennità di accompagnamento, moltiplicando 15.000 euro per 16.944 (somma di 8.785 pensioni e 8.159 indennità già revocate) otteniamo 254 milioni di euro. Come da sempre afferma la Lega – prosegue il capogruppo Reguzzoni – la piaga delle false pensioni di invalidità ha dati allarmanti: ora lo confermano i dati ufficiali. Sono contento che il Governo e l’Inps si stiano muovendo, per la prima volta nel nostro Paese, con metodo e serietà per porvi rimedio. La Lega si adopererà in tutte le sedi competenti affinché questo fenomeno che permette a molti di vivere sulle spalle di cittadini onesti sia stroncato, non intaccando minimamente il diritto di chi, invece, purtroppo, ha tutti i requisiti per usufruire della pensione di invalidità’. E’ una lotta contro l’assistenzialismo che deve proseguire con forza”.