Famiglia: allo studio forme di auto-finanziamento dei congedi parentali

Pubblicato il 10 Aprile 2012 - 15:35 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 10 APR – Integrare la retribuzione, ora molto bassa, del congedo parentale fino ad arrivare al 70% della retribuzione lorda: sara' poi il lavoratore a restituire con una trattenuta sullo stipendio la somma aggiuntiva in maniera frazionata quando riprendera' il suo posto. E' una delle misure previste dal ministro dell'Integrazione e Cooperazione Andrea Riccardi, titolare delle politiche per la famiglia, in materia di congedi parentali.

Riccardi ha ideato un "pacchetto" di proposte di modifica al "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternita' e della paternita'". Proposte che potrebbero costituire un ddl autonomo, oppure essere presentati come emendamenti del Governo alla riforma del lavoro del ministro Elsa Fornero, che gia' prevede, all'articolo 56, misure innovative di sostegno alla genitorialita'. Terza ipotesi, il pacchetto Riccardi potrebbe "adottare" emendamenti parlamentari che vanno nella stessa direzione. Al momento, l'ipotesi degli emendamenti al ddl Fornero resta quella piu' accreditata.

Per quanto riguarda dunque la retribuzione del congedo parentale – che attualmente consiste nel 30% della retribuzione del lavoratore se usufruito nei primi tre anni di vita del bambino e successivamente non e' praticamente retribuito – potrebbe essere prevista la possibilità che la lavoratrice o il lavoratore richiedano all'ente previdenziale di appartenenza che la propria retribuzione venga integrata fino a percepire il 70% della retribuzione lorda dovuta. Le somme integrative potrebbero poi essere restituite dallo stesso lavoratore attraverso prelievi frazionati quando rientra al lavoro. Una misura che, secondo il Ministero, non comporta oneri aggiuntivi, perché la maggior somma erogata viene recuperata in un breve lasso di tempo o, in caso di cessazione, sul trattamento di fine rapporto. Un'ipotesi prevista dalle norme sul Tfr, ma di fatto – si sottolinea al Ministero dell'Integrazione e Cooperazione – non applicate, anche per la mancanza del decreto ministeriale, di competenza del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, che avrebbe dovuto definire requisiti, criteri e modalità applicative della norma ai dipendenti pubblici.

Le altre misure di rilievo del pacchetto Riccardi, come ha anticipato oggi La Repubblica, prevedono l'innalzamento dagli 8 ai 18 anni della soglia di eta' del figlio che consente al genitore, anche adottivo, di usufruire del congedo parentale, la fruisione oraria del congedo, la possibilita' per i nonni di usufruirne in alternativa ai genitori.