Famiglia Cristiana contro Pdl: “Vergogna il silenzio dopo gli attacchi al Papa”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Luglio 2013 - 21:27 OLTRE 6 MESI FA
Lussemburgo, il premier Jean-Claude Juncker si dimette

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CITTA’ DEL VATICANO – Famiglia Cristiana entra con parole durissime nella polemica scatenata dalle critiche di Fabrizio Cicchitto (”un conto fare prediche, un conto governare”) e dagli altri ”attacchi della destra” alla visita del Papa a Lampedusa. E oltre che con la ”presuntuosa lezioncina” del ”trombettiere del pensiero berlusconiano” – così lo definisce il direttore don Antonio Sciortino – se la prende con il ”vergognoso silenzio” dei cattolici del Pdl, rei di non aver difeso il Pontefice dopo le ”bacchettate” dei loro colleghi di partito. ”Più del dramma degli immigrati contano gli equilibri interni”, constata il settimanale cattolico.

Per don Sciortino, senza mezzi termini, Cicchitto ”ha perso un’altra buona occasione per tacere”.

E ”a dargli manforte in questa presuntuosa lezioncina a papa Francesco non potevano mancare i soliti corifei Maurizio Gasparri (che, a forza di dover sempre dichiarare per apparire, non sa più quel che dice), e l’amazzone Daniela Santanché che, col suo accanito zelo a difesa del capo, spera di guadagnarsi qualche grado in più nel partito o qualche posizione rilevante nell’aula parlamentare”, scrive il direttore di Famiglia Cristiana in un editoriale online. ”Stendiamo un pietoso velo, invece – prosegue -, sugli incivili rigurgiti razzisti del pasdaran della Lega Erminio Boso” che dice di ”essere contento se affonda un barcone di immigrati” e chiede al Papa ”soldi e terreni per mettere dentro gli extracomunitari che arrivano”.

”Lui e suoi soci – rileva don Sciortino – ci hanno già fatto vergognare abbastanza, in questi anni, con politiche xenofobe di bassissima lega”. Cicchitto replica immediatamente. ”Non capisco con quale diritto Don Sciortino mi vuole impedire di dire quello che penso – afferma -. Ho espresso alcune riflessioni sul problema dell’Immigrazione accompagnate dalla manifestazione del più profondo rispetto per il pontefice”.

Questo rispetto, secondo l’esponente Pdl, ”non può eliminare il diritto-dovere di poter dire cose diverse anche dal Papa. Che poi un aspirante cappellano militare mi insulti ciò né mi preoccupa né mi offende. Possiamo solo rilevare che Papa Francesco merita un defensor fidei di ben altra tempra, meno zelante ma più intelligente”.

I veri bersagli del settimanale dei Paolini, comunque, erano altri.

”Quel che più preoccupa, a testimonianza della loro insignificanza e sudditanza – osserva il direttore -, è il silenzio dei politici cattolici della destra (dove sono i vari Lupi, Mauro, Gelmini, Formigoni?…), così solerti nel correre in soccorso del loro leader-padrone Berlusconi, ma in vergognoso e imbarazzante silenzio di fronte agli attacchi della destra a papa Francesco”. ”Evidentemente – annota don Sciortino -, la disciplina di partito e l’attaccamento alle poltrone del potere valgono più del Vangelo e delle parole di verità e di amore verso i poveri e gli ultimi”.

Il ministro Maurizio Lupi, cattolico di estrazione Cl, subito dopo la pubblicazione dell’editoriale, prova a replicare inviando a Famiglia Cristiana un suo commento alle parole di papa Francesco a Lampedusa uscito il giorno stesso della visita, lunedì scorso.

”Il Papa è a Lampedusa per testimoniare con i fatti la proposta cristiana e contro l’indifferenza che colpisce tutti noi – scriveva Lupi -. L’immagine di Papa Francesco che di fronte Lampedusa da una barca getta in mare una corona di fiori e si ferma in preghiera mi ha ricordato quella di Giovanni Paolo II assorto di fronte all’oceano Atlantico sul molo nell’isola senegalese di Goré, da dove partivano le navi degli schiavi”. Ma don Sciortino non si fa commuovere e resta fermo sulle sue posizioni. ”Il ministro Lupi non fa altro che confermare quanto ho scritto – controreplica -: non ha speso una sola parola a difesa del Papa dopo la bacchettata dell’onorevole Cicchitto. In Tv l’avevamo visto ben più coinvolto e appassionato nella difesa di Silvio Berlusconi”.