Famiglia Cristiana contro Monti: “Sul posto fisso battuta infelice”

Pubblicato il 7 Febbraio 2012 - 18:14 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''Posto fisso monotono? Come esaltare la bellezza della dieta a chi fa fatica a mettere insieme due pasti al giorno''. Cosi' Famiglia Cristiana di questa settimana commenta nel suo Primo Piano, l'''infelice battuta'' del presidente del consiglio Mario Monti.

''Uno scivolone, anche dopo la parziale rettifica'', continua il settimanale cattolico. Perche' Monti ha aggiunto che l'articolo 18, ''frutto delle conquiste politiche e sociali degli anni '70 col contributo di movimenti di ispirazione cattolica'', porta un freno degli investimenti.

''Ma c'e' il rischio di perdere di vista il bene delle persone e delle famiglie'', commenta Famiglia Cristiana ''a vantaggio di una concezione liberista, che considera i lavoratori semplici ingranaggi del ciclo produttivo. Una concezione gia' condannata dalla Rerum novarum di Leone XIII a fine Ottocento, ai tempi della Rivoluzione industriale''.

''Poter fruire di un reddito costante, dare un minimo di certezze alla propria vita, assicurare alla famiglia i necessari mezzi per la casa, il vitto, gli studi, gli svaghi, non e' una fonte di privilegi'', chiosa Famiglia Cristiana, ''Tanto meno frutto di buonismo sociale, come ha detto il presidente del Consiglio. E', invece, un diritto sacrosanto, che considera il lavoro come connaturato con la propria dignita', la propria identita' e la propria persona''.

Per il settimanale dei Paolini, ''i giovani potranno dire che il posto fisso e' monotono solo quando potranno scegliere o cambiare occupazione con facilita'. Non certo ora''. E conclude: ''La ricerca o la perdita del lavoro apre scenari di disperazione. Non si liquidano con una battuta. Purtroppo, ''i politici di professione'' hanno dato prova di non interessarsi dei problemi della gente. I 'tecnici', forse, li conoscono poco''.