Fango pronto da gettare contro Tremonti?

Pubblicato il 17 Luglio 2011 - 19:26 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – C’è chi sospetta e poi anche chi spiffera: per il ministro Giulio Tremonti ci sarebbe pronto da gettare un carico di fango e notizie (vere o presunte tali) ripescate dal passato. Il retroscena, scritto da Enrico Fierro dal Fatto quotidiano, ricostruisce giorni di musi lunghi e malumori in aula, odio e gelo tra il capo dell’Economia e il premier Silvio Berlusconi.

A rimettere i pezzi insieme, proprio come in un puzzle fatto di chiacchiericci sulle poltrone e alla buvette di Montecitorio, sembra che Tremonti abbia già il sospetto che qualcuno stia scavando nella sua vita. Scavare per colpire e affondare: la logica dovrebbe essere più o meno questa secondo quanto scrive Fierro riportando rivelazioni dei fedelissimi del presidente del Consiglio.

“Fango, ma vero, altro che ‘metodo Boffo’” avvertono. Tremonti in un interrogatorio del 17 giugno ai pm Curcio e Woodcock. Il ministro parla, a proposito di relazioni inopportune, di una cena a Napoli, raccontatagli da Milanese, tra il comandante Adinolfi, Paolo Berlusconi e Galliani ed evoca quello che il Fatto definisce “burrascoso incontro” con il premier.

“A questo punto  manifestai la mia refrattarietà a essere oggetto di campagne stampa tipo quella Boffo. Quando parlo di metodo Boffo mi riferisco alla propalazione sui mass-media di notizie riservate o infondate atte a screditare chi viene preso di mira”, dice Tremonti.

Il 9 giugno poi Franco Bechis su Libero racconta una litigata che ci sarebbe stata tra il ministro e il Cavaliere: “Silvio tu mi fai pedinare”. E ancora: “Mi hai messo i servizi segreti alle mie calcagna”. Berlusconi avrebbe risposto: “Ma cosa stai dicendo?”.

A tutti questi mattoncini che puzzano di letame, secondo la ricostruzione del Fatto, se ne aggiunge un altro, rivelato da una fonte anonima vicina a Tremonti: “E ora anche le pagine del libro della sorella (Angiola Tremonti, La valle degli Orsi) sono oggetto di analisi attentissima”.