Fassino a “Porta a porta”: “Insieme al Terzo Polo manderemo a casa Berlusconi”

Pubblicato il 16 Dicembre 2010 - 19:28 OLTRE 6 MESI FA

Piero Fassino

Il Terzo Polo va per la sua strada ma dal Partito Democratico continuano ad arrivare richieste di “convergenza”. L’ultima è di Piero Fassino che, ospite di Porta a Porta, spiega: “E’ necessario mettere fine al lungo ciclo di Silvio Berlusconi che ha esaudito la sua funzione anche se tenta di resistere. Bisogna creare le condizioni insieme al terzo polo per aprire una nuova fase, per creare una nuova convergenza e mandare a casa Silvio Berlusconi”.

Il responsabile Esteri del Pd ha ricordato che “il premier ha ottenuto la fiducia per il rotto della cuffia. Aveva 67 deputati in più e ora ne ha solo tre. Con questi numeri – ha sottolineato – è molto difficile assicurare la governabilità al Paese”. “Può darsi – ha detto ancora l’ex ministro – che Berlusconi possa conquistare qualche altro parlamentare con la campagna acquisti, ma è evidente che in ogni caso non potrà governare con qualche voto in più”. Fassino ha espresso soddisfazione per il fatto che “si è allargato il fronte delle opposizioni”. Quanto a Fini ha detto che è “un interlocutore naturale del Pd”.

Sulle alleanze, però, Fassino tende a tenere il piede in due scarpe: “Basta con questa storia che dobbiamo scegliere tra Vendola e Udc. E’ astratta l’idea che dobbiamo scegliere se stare di qua o di là”. “E evidente – ha aggiunto l’ex ministro – che le alleanze vanno fatte. Ma poi il dato dirimente sarà chi guida la coalizione. Il Pd deve essere in grado nella sua autonomia di pensiero e nella sua leadership di essere un punto di aggregazione”.

Fassino ha poi fatto notare che il Pd in tante realtà locali ha fatto alleanze sia con Vendola che con l’Udc. Il responsabile esteri del Pd ha anche fatto un accenno al dibattito sui cattolici nel centrosinistra: “rispetto la scelta che Rutelli ha fatto a suo tempo di lasciare il nostro partito, ma da quando è andato via non mi sembra che abbia portato con sé tanta gente dal Pd. I cattolici – ha concluso – nel Pd stanno benissimo”.