”Volevo dirti una cosa, c’è una persona?… che valga la pena?”. Così Emilio Fede lo scorso 10 agosto si rivolge a Lele Mora per l’organizzazione di una delle tante serate nelle residenze di Silvio Berlusconi. Nella telefonata, una delle tante nelle carte inviate dai pm di Milano alla Camera, Fede chiede a Mora se ha nella sua scuderia una ragazza speciale, ”che valga la pena.. che non gli voglio portare troppe persone, una sola!”.
Il giorno successivo Fede, sempre al telefono con Mora, commenta, scrivono gli inquirenti, ”che, nonostante non siano piaciute hanno avuto ‘due sottoscrizioni due mila a ciascuno”. Emilio Fede: “Senti… beh… devo dire che ieri sera aveva più il sapore di una comica… che lui ha preso a ridere” Lele Mora: “(ride) bene, quello è l’importante”. Fede: “sì beh, mica tanto però eh?!” Mora: “che si sia diver… che sia stato bene, insomma”. Fede: “e… non lo so insomma, m’ha chiesto: ‘ma dove, dove… dove avevo preso quei programmi… ?’ dico ‘beh insomma’, vabbeh poi alla fine ha riso…” Mora: “certo”. Fede: “ha comprato i due volumetti… pare che, insomma queste due sottoscrizioni due mila a ciascuno… e insomma… “.