Crociata, segretario Cei: “Il federalismo unisce Nord e Sud d’Italia”

Pubblicato il 1 Giugno 2010 - 16:01 OLTRE 6 MESI FA

Mariano Crociata

Il processo federalista può “certamente” rafforzare l’unità tra Nord e Sud d’Italia, “se equilibrato con le istanze fondamentali sull’unità della nazione”. Lo sostiene, in un’intervista al canale Fm della Radio Vaticana, il segretario generale della Cei, monsignor Mariano Crociata.

Secondo il porporato, i “principi fondamentali” della Costituzione “hanno bisogno evidentemente di una traduzione direi equilibrata con le istanze federaliste”.

“Il punto – spiega Crociata – non è mettere in contrapposizione unità e federalismo, perché è una falsa contraddizione. Il punto è creare quell’equilibrio che permette alla soggettività locale e territoriale di comporsi in maniera armonica e attenta al tutto, con la totalità del popolo e della nazione”.

Per il numero due della Cei, “solidarietà e sussidiarietà non possono essere contrapposte”, ma “devono essere articolate e integrate – sottolinea -, perché se è vero che una certa unitarietà gestita in maniera centralista o comunque disattenta da alcune istanze rischia di mortificare o di non tenere conto di esigenze proprie di determinati territori e parti del Paese, è vero anche che all’opposto, il chiudersi delle singole parti nella difesa, tutela, di interessi locali e parziali, alla fine non solo priva tutto il Paese di un beneficio comune, ma alla fine impoverisce anche quelle parti che si isolano pensando illusoriamente di essere autosufficienti in tutto”.

“Perché ci sono beni – aggiunge Crociata -, a proposito di bene comune, che vivono e crescono se condivisi tra tutti. E beni che possono arricchire tutti a partire da una responsabilità, vitalità, locale in relazione con tutto il resto del Paese”.