La Polverini attacca Tremonti: “Il decreto sulle Regioni in rosso è punitivo”

Pubblicato il 1 Dicembre 2010 - 15:41 OLTRE 6 MESI FA

Renata Polverini

Riunione ad alto tasso di nervosismo quella tra la governatrice del Lazio Renata Polverini e il ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Al termine dell’incontro la Polverini ha infatti commentato: ”Il principio della responsabilità degli amministratori è saldo e giusto, però il decreto di ieri non è il percorso giusto”.

Il commento si riferisce al decreto approvato ieri, 30 novembre, dall’esecutivo che prevede la non rieleggibilità degli amministratori locali responsabili dei dissesti finanziari delle loro istituzioni. In pratica tutti i governatori rischiano non potersi ricandidare se non portano a casa bilanci a posto. E si capisce perché il testo del decreto abbia fatto infuriare la governatrice del Lazio. Scorrendo il testo si arriva a un punto in cui si spiega con quali criteri si giudica un “grave dissesto finanziario”. Ed eccolo qua: “che il presidente della giunta regionale nominato commissario ad acta per i piani di rientro della sanità non abbia adempiuto in tutto o in parte all’obbligo di redazione del piano di rientro o agli obblighi operativi, anche temporali, derivanti dal piano stesso”. E Renata Polverini, oltre che governatrice, ha il compito di far rientrare il bilancio della Sanità laziale, uno dei più disastrati a livello nazionale.

”Credo – ha detto Renata Polverini – che sul tema della responsabilità ci possiamo stare tutti. E’ evidente che io ho ereditato una situazione talmente complessa che, per come sto lavorando, credo possa solo migliorare. Altra cosa è, invece, procedere a un decreto di così forte impatto anche costituzionale anche in questo caso in assenza di un confronto con le Regioni, i presidenti delle Province e con i sindaci. Il rischio che si sfori ce l’hanno tutte le Regioni – ha concluso Polverini – del resto oggi stiamo parlando di una finanziaria e di un federalismo che impone tagli a tutti”.

”Tremonti e gli altri ministri – ha aggiunto – hanno detto che valuteranno insieme ai loro tecnici le nostre proposte e ci siamo sostanzialmente riaggiornati. Non abbiamo ancora una risposta positiva – ha sottolineato – però c’è da questo momento la possibilità di lavorare per dare risposte rispetto ai temi che la manovra e il decreto sul federalismo hanno posto all’attenzione della Conferenza delle Regioni”.