Le forti dichiarazioni di Beppe Grillo in merito al figlio accusato di stupro, hanno colpito anche Federica Daga, deputato del Movimento 5Stelle. Raggiunta dai microfoni di AdnKronos, la parlamentare grillina da una parte ha dichiarato di sentirsi umanamente vicina a Beppe Grillo perché il suo è “il dolore di un padre”. Però le pesanti affermazioni di Grillo l’hanno tuttavia profondamente turbata.
Federica Daga contro le parole di Beppe Grillo
“Quasi non riesco a commentare ciò che ha detto”. Daga, infatti, ha confessato di essere stata a suo tempo vittima di violenze. “Ho avuto una relazione con una persona violenta per un breve periodo e per elaborare quanto era successo ci ho messo sei mesi, poi ho denunciato”, ha rivelato. “Io ringrazio che ci sia il codice rosso, che consente alle donne di denunciare anche dopo sei mesi dal fatto, mentre io ho avuto solo tre mesi e infatti non ho potuto denunciare tutto quello che mi era successo”, ha aggiunto. “Mi dispiace per Beppe, la giustizia è lenta e io sono in causa da cinque anni. Non può essere così lunga una causa, non sai cosa ti può succedere nell’attesa”, ha concluso.
Beppe Grillo: Mio figlio non ha fatto niente, arrestate me
Beppe Grillo ieri aveva difeso il figlio in un video Facebook: “Mio figlio è su tutti i giornali come stup**tore seriale insieme ad altri 3 ragazzi. Io voglio chiedere veramente perché un gruppo di stu**atori seriali non sono stati arrestati, la legge dice che vanno presi e messi in galera e interrogati. Sono liberi da due anni, ce li avrei portati io in galera a calci nel c**o. Allora perché non li avete arrestati? Perché vi siete resi conto che non è vero niente. Non c’è stato niente perché chi viene stu**ato e fa una denuncia dopo 8 giorni vi è sembrato strano. Se non avete arrestato mio figlio arrestate me perché ci vado io in galera. E poi c’è tutto un video, passaggio per passaggio, in cui si vede che c’è un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si divertono e ridono in mutande e saltellano con il pi**llo, così…perché sono quattro co**ioni”.
Genitori della ragazza: “Ripugnante ridicolizzare il nostro dolore”
I genitori della ragazza italo-svedese che accusa il figlio di Grillo e gli altri tre ragazzi hanno rilasciato una dichiarazione all’AdnKronos tramite il loro avvocato Giulia Bongiorno: “Siamo distrutti. Il tentativo di fare spettacolo sulla pelle altrui è una farsa ripugnante”. Il fatto sarebbe avvenuto nel luglio del 2019. Ciro Grillo, figlio del garante del M5S e tre suoi amici, sono sotto indagine dalla Procura di Tempio Pausania per violenza se**uale di gruppo. I genitori hanno visto il video mandato in rete da Beppe Grillo in cui dice che il figlio è innocente e in cui parla di “divertimento”. (fonte video: Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev).