Ferilli: “Fini il più lucido nella maggioranza. Marrazzo? Lo rivoterei”

Pubblicato il 2 Dicembre 2009 - 15:13 OLTRE 6 MESI FA
sabrina_ferilli

Sabrina Ferilli

In attesa di vederla nel film Natale a Beverly Hills e in due fiction tv, Sabrina Ferilli dice la sua su politica, matrimonio e figli a Vanity Fair, che le dedica la copertina del numero odierno come riportato dall’Ansa. Per l’attrice, il cinepanettone nelle sale dal 18 dicembre non è pellicola di serie B, ma «il ridicolo specchio della realtà italiana».

Della sua Roma pensa che è diventata «più intollerante, più ipocrita. Questo continuo parlare di ordine, disciplina, moralità, rigore, del tutto in contrasto con i fatti che invece raccontano di comportamenti opposti da parte di chi ha responsabilità pubbliche, genera una doppiezza nella coscienza della gente. L’ipocrisia mi fa orrore». Che cosa pensa del caso Marrazzo? «Certo, per il Pd non ci voleva. Ma sono orgogliosa del fatto che Marrazzo si sia subito fatto da parte. Sta scontando l’ergastolo mediatico, una condanna che spesso questo Paese ama infliggere, solo a taluni però. Io invece lo rivoterei. Perché, se si è certi che non ha danneggiato il suo lavoro, che non si è fatto ricattare nell’ambito lavorativo, che non ha agevolato nel pubblico le sue amicizie particolari, credo che politicamente sia una persona rispettabile. Nel momento in cui le sue debolezze personali sono emerse, ha saputo lasciare. Non mi pare sia un comportamento molto comune tra i politici italiani».

Non è troppo indulgente? «La gogna e il giustizialismo non portano a nulla. A me la piazza che sentenzia, che giudica, fa paura. Credo nei poteri dello Stato democratico che filtrano la volontà popolare, mentre noi italiani nell’emotività del momento sosteniamo questo e, contemporaneamente, l’opposto di questo». Di Gianfranco Fini che cosa pensa? «È una persona stimabile, e in questo ultimo periodo non mi è mai sembrato ipocrita. È uno che mantiene il suo punto e ricorda i valori della Costituzione e dello Stato laico. Magari nella maggioranza fossero tutti lucidi come lui. Capisco che possa attrarre consensi. Io adesso dò fiducia a Pier Luigi Bersani, ma non accetto nuove delusioni».

Con Flavio Cattaneo nessun matrimonio in vista. Ma se non si sposa, non potrà adottare un bambino come ha spesso detto di voler fare. «Questo è – dice la Ferilli a Vanity Fair – uno dei limiti gravi di uno Stato come il nostro, che anche ai cittadini che gli danno tutto, e io pago fino all’ultimo le tasse, restituisce poco o nulla. Sui temi della famiglia, l’Italia è un Paese retrogrado e arido».