Il comunista Ferrero vota: “Monti peggio di Berlusconi”

Pubblicato il 24 Febbraio 2012 - 16:02 OLTRE 6 MESI FA

Paolo Ferrero (foto LaPresse)

ROMA – “Era meglio Berlusconi di Monti”: prima o poi qualcuno lo doveva dire, e quel giorno è arrivato. La sentenza è arrivata da sinistra: lo ha detto Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista. Ce lo si poteva aspettare dalla “Lega d’opposizione”, invece è venuto da un comunista doc come l’ex ministro: troppe, secondo Ferrero, le misure adottate contro pensionati e lavoratori.

Ferrero ha parlato dei primi 100 giorni del governo Monti: ”Il rapporto sui primi 100 giorni del governo è un’operazione di propaganda che dimentica i sacrifici chiesti a lavoratori e pensionati italiani: questa è la cifra del governo ‘tecnico”’.

”L’esecutivo aveva come obiettivi giustizia sociale e uscita dalla crisi: e invece ha realizzato ingiustizia sociale e aggravato la crisi con i suoi provvedimenti. Ha fatto peggio di Berlusconi, perché almeno lui aveva un’opposizione mentre ora Monti parla e agisce ‘a reti unificate’. L’elemento portante di questi primi cento giorni è costituito dall’attacco alle pensioni e dai tentativi di smantellamento dei diritti dei lavoratori, dall’articolo 18 alla cassa integrazione. Oltre alla mancanza di una tassa sui grandi patrimoni, al taglio delle grandi opere inutili e all’assenza di provvedimenti in favore di precari e disoccupati. Altri cento giorni cosi’ sono una prospettiva drammatica per il Paese: la recessione peserà sempre di più sui lavoratori”.