Fiat, Bersani: “Non faremo il sindacato, decideranno i lavoratori. Dal governo un vergognoso silenzio”

Pubblicato il 30 Dicembre 2010 - 09:14 OLTRE 6 MESI FA

Pier Luigi Bersani

Investimenti sì, ma non a danno dei diritti dei lavoratori i soli cui spetta la decisione sugli accordi di Mirafiori.  E’ il parere del segretario del Pd che, intervistato dal quotidiano Il Messaggero, spiega:  ”Gli investimenti della Fiat sono ”prioritari” ma ”lo strappo sui diritti sindacali è ingiustificabile e pericoloso” e ”va corretto”.

Bersani, sottolinea come sia superficiale parlare di un partito diviso. La posizione del partito è ”forte e unitaria” e riconosce ”l’importanza” dell’investimento del Lingotto, ”prezioso per i territori interessati, per il nostro futuro industriale, per i redditi dei lavoratori”. Ma i diritti ”vanno salvaguardati”.

La scelta al referendum, chiarisce, ”spetta ai lavoratori, anche perché costerà loro sacrifici. E il Pd non farà il sindacato”. Di sicuro, però, ”continuerà a battersi anche dopo il referendum per nuove regole sulla rappresentanza”. Perché, certo, ”l’esigibilità degli accordi è un diritto di Marchionne”, ma ”è inaccettabile escludere chi dissente. Così si intacca un principio democratico”. Anche perché ”se ci avviamo su questa china pericolosa, rischia di formarsi una valanga che può travolgere lo stesso diritto del lavoro”.

Sulla rappresentanza, meglio che siano le parti sociali a ”sedersi attorno a un tavolo a definire le nuove regole”, ma ”se poi ci fosse bisogno di una legislazione di sostegno saremo pronti. Intanto chiediamo al governo di uscire dal suo vergognoso silenzio” e mettere in campo ”una sua politica industriale”.