Fiat, Veltroni dà torto alla Fiom ma anche…

Pubblicato il 5 Gennaio 2011 - 09:31 OLTRE 6 MESI FA

Veltroni dà di fatto torto alla Fiom sul caso Mirafiori ma anche… In un lungo intervento su La Stampa Weltroni dice: ”La parola chiave del centrosinistra non può essere ‘difendere’, deve essere ‘cambiare’, una regola che andrebbe seguita anche oggi nel caso Fiat Mirafiori, che ripropone a distanza di quasi cento anni una sfida simile a quella che affrontarono nel ’23 i riformisti della Fiom guidati da Buozzi: costruire un nuovo modello di relazioni sindacali per renderle capaci di ‘regolare’ il rapporto e la prestazione di lavoro nella fase di investimenti reclamati dalla competizione globale e dall’innovazione tecnologica”.

”I progressisti – spiega – possono essere quelli che, per contrastare la cattiva innovazione, scelgono di opporsi a qualsiasi innovazione, a difesa dell’esistente. Così però rischiano di condannarsi al minoritarismo e di non essere in grado di tutelare le ragioni stesse della loro identità”. Per Veltroni le regole della rappresentanza vanno ridefinite non per fare meno, ma per avere ”più contrattazione, in un contesto sicuro di diritti e di doveri”.

A suo avviso il contratto nazionale non è più in grado di ”ospitare” il confronto tra le parti, oggi è necessario un ”contratto di lavoro costruito più a ridosso dell’organizzazione aziendale”. ”Tutti devono ‘cambiare’ comportamenti e capacità di rappresentanza”, insiste l’ex segretario del Partito democratico, anche le forze sociali, ”per le quali diventa urgente una (auto)riforma delle regole della rappresentanza”.

Una ”disciplina molto semplice e lineare della rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro – spiega – deve consentire ai lavoratori di definire col voto il sindacato o la coalizione sindacale titolare della maggioranza dei consensi, dal livello aziendale fino a quello nazionale, così stabilendo chi è in grado di firmare contratti applicati erga omnes, e quindi impegnativi anche per le minoranze, con annesse clausole di responsabilità e di tregua sindacale, con riferimento alle materie regolate dal contratto stesso”.

Altro nodo da affrontare è quello della partecipazione dei lavoratori nell’impresa, avviando ”forme più avanzate di democrazia economica”. Tutti temi, anticipa Veltroni, che saranno affrontati alla prossima Assemblea del Lingotto, il 22 gennaio.