Fiducia Conte 2. Bonino vota no. Liliana Segre: “Sì, eravamo sul precipizio”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 10 Settembre 2019 - 14:41 OLTRE 6 MESI FA
Fiducia a Conte, Bonino no, Liliana Segre sì

Emma Bonino (Ansa)

ROMA – La leader di +Europa Emma Bonino non voterà la fiducia al governo Conte bis, in contrasto con il suo partito in Parlamento (sono tre deputati e appunto la senatrice Bonino): il discorso del premier che avrebbe confermato “la decisione di +Europa di collocarsi all’opposizione”. Voterà sì invece Liliana Segre: senatrice a vita, ebrea sopravvissuta ad Auschwitz, proprio oggi compiva 89 anni.

No di Bonino, ma 3 su 4 di +Europa stanno col Governo

Va detto, tuttavia, che a livello parlamentare Bonino è minoranza nel suo partito: oggi i deputati di +Europa (che alla Camera fa parte del Gruppo Misto) Bruno Tabacci e Riccardo Magi hanno infatti annunciato il loro voto favorevole al Governo Conte 2. Il terzo deputato di +Europa è Alessandro Fusacchia orientato anche lui a seguire i due colleghi deputati.

“Il suo intervento di ieri è stato lungo e enciclopedico – ha detto Bonino -, si configura come un libro dei sogni senza priorità e concretezza e finisce per essere una fiera dell’ovvietà”. Lo dice la senatrice di Più Europa Emma Bonino intervenendo in Aula al Senato annunciando di “votare contro” la fiducia al nuovo governo. Servono “interventi da realizzare con risorse individuate in modo preciso”, dice sottolineando come il rischio sia quello di “illudere gli italiani”.

Inoltre, “non volete disfare nulla di quanto fatto dal precedente governo. C’è una sostanziale continuità” e “dovete stare attenti a non resuscitare politicamente l’ex vicepremier Salvini, che si è azzoppato da solo. State attenti a non creare le condizioni per farlo tornare a Palazzo Chigi”, conclude Bonino.

Sì di Liliana Segre, bagarre dei i leghisti 

“Mi accingo a esprimere fiduciosa un voto favorevole a questo governo”. Così la senatrice a vita Liliana Segre interviene in Aula al Senato nel corso del dibattito sulla fiducia al nuovo Esecutivo. “Il mio atteggiamento di fronte alla nascita del governo – dice ancora – è di preoccupazione e allo stesso tempo di speranza. Ho temuto un inesorabile imbarbarimento della nostra società” e ora “mi attendo che il nuovo governo operi concretamente” per la “difesa della democrazia e dei principi di solidarietà nati dalla Resistenza”.

L’intervento di Liliana Segre è stato applaudito dai senatori del Pd, del Movimento 5 stelle e di Leu. Alcuni di loro si sono poi avvicinati al suo posto per stringerle la mano e farle gli auguri di compleanno. Tra gli altri, il senatore a vita Mario Monti. Precedentemente, parlando dei simboli religiosi esposti dai politici, Segre è stata interrotta da alcuni senatori leghisti che le hanno ricordato di quando il presidente Conte è stato ospite di Bruno Vespa con i simboli di padre Pio. Segre non ha risposto e ha ripreso il suo discorso. (fonte Ansa)