Fini: “Spero convergenza, altrimenti faremo gruppi autonomi”

Pubblicato il 16 Aprile 2010 - 19:33 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini, almeno ufficialmente,  non intende rompere con Silvio Berlusconi ed auspica una ricomposizione della spaccatura di giovedì 15 aprile ma attende risposte concrete e convincenti per trovare la necessaria convergenza. In caso contrario, riferisce chi ha avuto modo di parlargli, è deciso ad andare fino in fondo nel progetto di creare gruppi autonomi in Parlamento rispetto al Pdl.

Il presidente della Camera rimane quindi in attesa degli sviluppi dell’ufficio di presidenza del Pdl mentre è frenetico il lavoro di molti esponenti del partito per trovare il massimo della convergenza possibile per far riprendere il cammino unitario al Pdl.

La posizione del presidente della Camera, si spiega, nasce dalla presa di coscienza di un malessere che è partito dai territori ed è arrivato fino in Parlamento. Un malessere, si sottolinea, più volte portato all’attenzione di Berlusconi, ma sul quale non si sono prodotte fino ad ora risposte. Di qui la decisione di andare fino in fondo aprendo di fatto una nuova fase politica.

Di questo parlerà il primo inquilino di Montecitorio alla riunione con gli ex An di martedì prossimo alla Sala Tatarella alla Camera. Una riunione dalla quale dovrebbe uscire un documento con le firme in calce di chi è sulla linea del presidente della Camera da trasformare probabilmente in un ordine del giorno in vista della direzione. Di questo parlerà Fini anche alla riunione della direzione del Pdl nella quale argomenterà le sue ragioni.