Fini: “Il discorso di Berlusconi in Parlamento a settembre deve essere votato”

Pubblicato il 11 Settembre 2010 - 16:04 OLTRE 6 MESI FA
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Gianfranco Fini

Il governo ”ha il diritto ed il dovere di governare”. Dal G8 dei presidenti delle Camere, Gianfranco Fini lancia un messaggio rasserenante alla politica italiana. Tuttavia, il presidente della Camera ribadisce che il discorso con cui Silvio Berlusconi illustrerà al Parlamento i punti di azione del governo deve ”essere votato”.

 ”Che il governo abbia il diritto ed il dovere di governare lo dico da giorni”, dice Fini conversando di buon mattino con i cronisti, prima dell’inizio dell’ultima sessione della riunione del G8. E, a chi gli chiede se non ritenga che l’orizzonte delle elezioni anticipate in marzo si stia allontanando, Fini risponde: ”In Italia l’orizzonte è sempre molto ristretto…”. In ogni caso, però, per il presidente della Camera sulle dichiarazioni che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi terrà in Parlamento alla fine di settembre ”ci deve essere un voto”.

 ”Non ha senso fare il discorso senza un voto. Se no – spiega, dopo aver stretto la mano al presidente dell’Assemblea nazionale francese, Bernard Accoyer – il presidente del Consiglio che cosa cerca a fare il sostegno di 316 deputati?”. La conversazione prosegue sul viale che porta alla bella sede in stile neogotico del Parlamento di Ottawa: una dolce salita immersa nel verde lungo la quale Fini ricorda l’11 Settembre, di cui oggi ricorre il nono anniversario (”Mai abbassare la guardia contro ogni forma di intolleranza e fanatismo, anticamera e brodo di coltura del terrorismo”, sostiene), e il cordiale incontro di ieri con la Speaker del Congresso Usa Nancy Pelosi, preoccupata per le elezioni di Midterm.

Ma è quasi naturale tornare alla politica italiana, con il presidente della Camera che ricorda come l’attuale legge elettorale che vuole cambiare fu a suo tempo ”una tassativa richiesta dell’Udc” di cui gli alleati ”presero atto”. E dal presidente della Camera, che sottolinea la difficoltà dei giovani italiani nel comprendere la politica (”dagli torto…”, riflette sorridendo) arriva una stoccata all’ex colonnello di An Ignazio La Russa, che auspica un nuovo abbraccio tra Fini e Berlusconi. ”La Russa se la canta e se la suona…”, sbotta il presidente della Camera, ed imbocca la porta del Parlamento dove lo attende lo Speaker della Camera dei Comuni britannica John Bercow.