Fini: “La politica si dia delle priorità e attui veramente le riforme”

Pubblicato il 28 Aprile 2010 - 10:32 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini

La politica smetta di “di guardare solo allo specchietto retrovisore”, ma indichi degli obiettivi per il futuro. Attui le riforme. Queste per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, le parole d’ordine che la classe dirigente deve darsi per il futuro.

“La classe politica dirigente – analizza Fini nel corso della presentazione del IV rapporto 2010 della Luiss – deve saper indicare delle priorità per il futuro del Paese e non limitarsi a guardare solo al contingente, prediligendo il consenso immediato”. In altre parole, la politica e chi governa deve preferire la strategia alla tattica.

Per Fini, “difficilmente si potrà superare la crisi se non si ha la capacità ad indicare delle priorita’”. Infatti, “governare significa anche indicare delle priorità e tener conto di quanto avvenuto negli ultimi due anni”, quindi “ricalibrare” i programmi ed i progetti da mettere in campo “sulla base delle risorse disponibili”. Perche’, prosegue Fini, “è doverosa una operazione di serietà nei confronti del Paese”.

E le priorità, per Fini, sono le riforme. Ma attenzione, avverte la terza carica dello Stato, “quando parlo di riforme non mi riferisco solo alle riforme istituzionali, che appaiono come un fiume carsico che appare e scompare, ma a quelle di tipo economico che sono necessarie” per ammodernare il paese. “Le riforme di tipo economico e sociale sono indispensabili – spiega Fini – per garantire maggiore competitività” all’Italia.

Parlando della crisi greca, Fini aggiunge: “Mi piacerebbe che nell’ambito di tanti incentivi si puntasse su qualche incentivi non solo finalizzato all’aumento consumi ma anche di altra natura per le imprese virtuose che chiamano a collaborare quei giovani laureati nelle univerità del territorio” nel Mezzogiorno.

“Nessun Paese si può sentire al riparo dall’onda lunga”, aggiunge Fini, dei problemi della Grecia e dal “rischio contagio che ha già toccato il Portogallo”.

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, lo premette per avvertire che oggi “é indispensabile un rigoroso controllo sulla spesa, sui conti pubblici”. Bisogna intervenire, dice, individuando “ciò che è strategico” perché un taglio alla spesa non può essere lineare, non può colpire tutti i settori, ma deve essere selettivo”.