Pdl, è stata una “velina” a far saltare l’incontro pacificatore tra Fini e Verdini

Pubblicato il 12 Maggio 2010 - 16:34 OLTRE 6 MESI FA

Gianfranco Fini

Doveva essere l’incontro pacificatore tra il “dissidente” Gianfranco Fini e Denis Verdini, intermediario scelto dall’ala berlusconiana del Pdl per recuperare il rapporto col presidente della Camera. Ma poi la trattativa per far incontrare i due si è arenata. Qualcuno tra i finiani aveva anche detto che il presidente della Camera avesse rifiutato l’incontro perchè lo considerava prematuro finchè non si fossero affrontati i problemi da lui sollevati.

Ma ora arriva un’altra versione: a far saltare l’incontro fra Gianfranco Fini e Denis Verdini sarebbe stata anche l’indiscrezione fatta trapelare ieri al termine del vertice a palazzo Grazioli fra Silvio Berlusconi e i vertici del Pdl. Il presidente della Camera lo ha spiegato nel corso di alcune conversazioni avute oggi con alcuni deputati e collaboratori. Ad irritare l’ex leader di An – stando alla ricostruzione fornita da chi ha potuto ascoltare le sue argomentazioni – è stata soprattutto la ‘velina’ fatta filtrare da ambienti di Via dell’Umiltà dalla quale si evinceva che a chiedere l’incontro con gli ‘ambasciatori’ del Cavaliere era stato lo stesso Fini.

“Prima mi chiedono di vedermi e poi fanno uscire che l’ho chiesto io”, ha ragionato con i fedelissimi il presidente della Camera. Fini ha detto di essersi sentito preso in giro nel leggere quella notizia, sostenendo che evidentemente qualcuno ha voluto dare troppa pubblicità all’incontro. Dalla vicenda, l’ex leader di An ha tratto la convinzione che nel Pdl ci sia qualcuno che rema contro un riavvicinamento fra lui e il premier. Nomi non trapelano, ma stando a fonti parlamentari della maggioranza, Fini ha puntato il dito contro gli ex aennini che si sono schierati a fianco di Berlusconi.