Firenze: sfrattati dagli alloggi perché non sposati. La protesta del Sunia

Pubblicato il 25 Maggio 2010 - 11:39 OLTRE 6 MESI FA

Palazzo Vecchio, sede del comune di Firenze

Il Comune ha deciso di darli lo sfratto perché «hanno scelto la convivenza invece del matrimonio». Protagonisti di questa vicenda sono due coppie assegnatarie dal 2008 di appartamenti a canone agevolato a Firenze. La denuncia arriva dal Sunia, il Sindacato Nazionale Unitario Inquilini ed Assegnatari.

«Nel bando – spiega Simone Porzio, segretario provinciale del sindacato inquilini – era prevista una riserva di case a favore delle giovani coppie, con l’impegno di costituire famiglia entro il termine massimo di quattro mesi dalla sottoscrizione del contratto di locazione. A distanza di oltre tre anni i “Torquemada” del Comune di Firenze stanno inviando in questi giorni la comunicazione di revoca dell’ alloggio loro assegnato, perché questi giovani hanno scelto la via della convivenza, piuttosto che quella del sacro vincolo del matrimonio».

Porzio rivela che alcuni di loro hanno avuto anche dei figli. «Non riconoscere in questi casi la convivenza more uxorio e buttare fuori delle giovani famiglie per questo è un offesa alla tradizione di civiltà e laicità di questa città. Spero che tale iniziativa sia scaturita da un eccesso di burocratico zelo da parte degli uffici e non da volontà politica».

Immediata la replica di Claudio Fantoni, assessore alla Casa del comune fiorentino. «Chiederò immediatamente di essere informato su come sia stato possibile arrivare ad avviare un procedimento di questo tipo».