Flavio Zanonato: “Chiusa infrazione Ue, sblocco fondi per 16mld € nel 2014”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Luglio 2013 - 14:51 OLTRE 6 MESI FA
Flavio Zanonato: "Sbloccati investimenti per 16mld € nel 2014"

Flavio Zanonato: “Sbloccati investimenti per 16mld € nel 2014” (Foto LaPresse)

BRESCIA – “Nel 2014 saranno possibili 16 miliardi di euro di investimenti pubblici aggiuntivi”. Il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, spiega che lo sblocco di ulteriori fondi per il prossimo anno è possibile “grazie all’uscita dalla procedura europea di infrazione deficit/pil e al consistente arrivo di fondi strutturali europei”.

Una delle misure che ha permesso al governo di Enrico Letta di uscire dalle procedure d’infrazione Ue è stato escludere i debiti della Pubblica amministrazione dai conteggi del deficit: “Entro fine anno saranno smobilitati 20 miliardi e altrettanti nei primi 6 mesi dell’anno prossimo: questo ci consentirà di pagare tutti i debiti della PA entro il 2014”, prevede il ministro.

INVESTIMENTI AGGIUNTIVI – Zanonato, intervenendo a Brescia al Congresso nazionale dell’Ordine degli ingegneri, ha dichiarato: “Mi batto con tutti i colleghi di Governo per l’eliminazione dell’Imu sugli immobili per le attività produttive, ma la strada principale per uscire della crisi è quella di avere meno spesa pubblica e più investimenti: calcoliamo che solo dalla maggiore flessibilità derivante dall’uscita dalla procedura di infrazione europea possano venire fra i 7,5 e gli 8 miliardi di investimenti aggiuntivi”.

Il ministro per lo sviluppo economico aggiunge che ”comunque con altri paesi, come Francia e Spagna, ci stiamo battendo perché a livello europeo ci siano regole più flessibili per gli investimenti, escludendoli almeno parzialmente, dal patto si stabilità”.

DEBITI P.A. – Con l’uscita dell’Italia dalla procedura di infrazione europea per eccesso di deficit rispetto al pil ”abbiamo più spazio di manovra”, spiega Zanonato, che aggiunge che nelle stime per il 2013 è previsto un calo del pil italiano compreso tra l’1,7 e l’1,8% ”mentre nel 2014 dovrebbe esserci inversione di tendenza con un aumento compreso tra lo 0,7 e lo 0,8%”

FIAT RESTA IN ITALIA – Parlando poi della possibilità che la Fiat lasci l’Italia, come dichiarato dall’ad Sergio Marchionne, il ministro Zanonato ha detto: “a parte di Marchionne c’è la disponibilità a un confronto per affrontare tutte le tematiche: la Fiat resta in Italia. Il mercato dell’auto deve riprendersi e ho trovato un Marchionne che non ha intenzione di andare via: mi batterò perchéla Fiat resti in Italia”.

In ogni caso i tempi per l’incontro tra i rappresentanti del Governo e la Fiat, inizialmente previsto prima delle vacanze, sembrano allungarsi a dopo la pausa estiva a causa della sentenza della corte costituzionale sulle rappresentanze sindacali.