Fli, Urso: “Resto, ma basta parlare di spallate”

Pubblicato il 1 Marzo 2011 - 11:40 OLTRE 6 MESI FA

Adolfo Urso

ROMA – ”Resto in Futuro e Libertà, è un progetto che ho contribuito a realizzare e che non ho mai pensato di abbandonare”. In una intervista al Corriere della Sera, Adolfo Urso ‘scioglie la riserva’ e conferma che non lascerà il partito di Gianfranco Fini, ma sottolinea che ”la strategia del D-Day quotidiano in vista della cosiddetta spallata non è più attuale visto che i numeri mettono al riparo il governo. Resto per portare avanti un progetto che si propone di andare oltre Berlusconi”.

All’assemblea costituente, spiega, ”ha vinto la nostra linea”, quella di ”una forza politica tesa a realizzare il rinnovamento del centrodestra” e ”ha provocato sconcerto, che, a suggello di una linea politica chiara, non fosse arrivato nessun riconoscimento negli organismi di partito per chi quella linea aveva sostenuto, ma semmai paradossalmente per chi aveva sostenuto posizioni risultate minoritarie”.

Insomma, Fini ingeneroso? ”Quel che conta sono le idee – risponde Urso – ancor più degli uomini”. E la sua decisione di restare è legata al fatto che ”anche coloro che disegnavano un partito alla destra della sinistra, o peggio meramente dipietrista, sembrano finalmente convinti di far parte di una forza del centrodestra”.

Peraltro, aggiunge, ”non si può rispondere agli insulti con gli insulti, alle aggressioni con le aggressioni, così si lacerano le istituzioni”.