Fondazioni Liriche, alla Camera seduta fiume. L’Idv minaccia: “Non vi facciamo vedere l’Italia”

Pubblicato il 24 Giugno 2010 - 01:28 OLTRE 6 MESI FA

Rosi Bindi

Seduta fiume nell”Aula della Camera per discutere sul decreto legge che contiene disposizioni sulle fondazioni liriche. I deputati dell’Idv stanno praticando ostruzionismo con interventi a raffica e vanno avanti da questa notte. Il testo, che dovrebbe essere licenziato a Montecitorio nella giornata di oggi, dovrà tornare al Senato per la conversione: sono stati infatti approvati degli emendamenti di Pd e Udc e della commissione; tutti respinti, invece, gli emendamenti dell’Idv.

La maggior parte dei deputati è in Aula a votare da oltre 24 ore: le votazioni sono, infatti, iniziate alle 9.30 di ieri. Molti deputati hanno atteso l’apertura dei negozi vicini per acquistare camicie pulite, e si vedono molti volti di parlamentari non rasati. Sulla pagina Facebook del leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sta andando in onda la diretta del dibattito.

C’è stanchezza in Aula, anche Antonio Di Pietro è stato vinto questa notte dal sonno e ha schiacciato un pisolino sul suo scranno. Questa mattina il Transatlantico era popolato di deputati stanchi e assonnati che si riposavano sui divani con indosso occhiali da sole. La seduta è iniziata intorno alla mezzanotte e la prima pausa, di mezz’ora, si è fatta alle 6,15 della mattina. Ma l’Italia dei Valori minaccia di raggiungere le 24 ore di seduta non stop: “Vi teniamo qui fino a domani pomeriggio (oggi 24 giugno, ndr) – dicono – non vedrete l’Italia” giocare con la Slovacchia ai Mondiali in Sudafrica. Tanto più che l’ufficio stampa della Camera ha smentito la notizia (forse di speranza) che si era diffusa in nottata di un possibile allestimento di maxischermi in Aula.

Di Pietro non è stato il solo ad essere vinto da Morfeo. Sui divani della sala lettura e su quelli del Transatlantico diversi deputati si sono distesi per schiacciare un sonnellino tra una votazione e l’altra. Altri vanno regolarmente alla buvette per un caffè o per mangiare un cornetto. E Franco Barbato (Idv) fa il ‘vivandiere’ per i colleghi di gruppo: alla buvette ha svuotato due ciotole di ciliege in un tovagliolo e lo ha portato nell’Emiciclo, in barba al divieto di consumare cibi in questo spazio di Montecitorio.

A votare questa mattina ci sono circa 350 deputati: poco più dei 630 componenti dell’assemblea. Vero stacanovista è il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi: non ha mai abbandonato il suo posto al banco del governo.

A sei ore dall’inizio della seduta fiume nell’Aula della Camera (mai sospesa dal vicepresidente Maurizio Lupi), nell’emiciclo si è registrato un momento di tensione tra i deputati dell’Idv, impegnati nell’ostruzionismo sul dl fondazioni liriche, e quelli della Lega. Dopo che i dipietristi hanno confermato di voler continuare il loro ostruzionismo il capogruppo della Lega Marco Reguzzoni ha rivendicato la presenza in Aula dei deputati del suo gruppo (con un massimo del 10% di assenze) e del Pdl, oltre alla resistenza del ministro Bondi.

Attimi di tensione tra Idv e Lega. A un certo punto, tra i deputati della Lega e quelli del Pdl parte qualche insulto, l’Idv reagisce con Fabio Evangelisti che si precipita al banco della presidenza mentre dal centrodestra gli si urla ‘Scemo, scemo’. Lupi ha un bel da fare a scampanellare per sedare gli animi che alla fine si placano: grazie anche a un intervento ‘defatigante’ di Antonio Razzi, il quale ha sottolineato ”l’importanza non solo della lirica ma anche della musica napoletana di cui Mario Merola e’ stato ambasciatore”.

”Avete deliberato la seduta fiume per vedervi la partita dell’Italia, nel pomeriggio; ma i tempi che abbiamo a disposizione ci permetteranno di tenervi qui a votare fino alle 15”, ha urlato Antonio Borghesi (Idv).

Idv polemico con Casini “Pier Furbi”. Applauso ironico dell’Italia dei Valori all’ingresso dell’onorevole Pier Ferdinando Casini in Aula stamane. ”I deputati dipietristi hanno accolto il leader dell’Udc al grido di “Bravo Pier furbi, bravo Pier furbi, hai fatto l’ennesima furbata da prima Repubblica”. Infatti, ”poco prima di mezzanotte – si legge in un comunicato dell’ufficio stampa dell’Idv – orario fissato per il termine dei lavori, l’onorevole Casini aveva chiesto che si votasse la mozione per la seduta con orario continuato, senza interruzione per tutta la notte. ”Dopo l’approvazione, Casini se ne è andato a dormire e l’Italia dei Valori è rimasta da sola per tutta la notte ad illustrare gli emendamenti sul decreto legge. Il leader dell’Udc è rientrato in Aula questa mattina verso le 9.30″.

Riusciranno i deputati a vedere la partita?. E’ stato un intervento di Antonio Di Pietro, una sorta di bilancio, dopo quasi 10 di ostruzionismo sul decreto legge riguardante le Fondazioni liriche a far scoccare la questione che fin da ieri circolava nei retro pensieri di molti deputati: si sarà finito l’esame del provvedimento allo scoccare delle 16 di oggi? Un Di Pietro polemico ha evocato l’ora fatidica: ”Andremo ancora avanti la nostra protesta: solo la caduta fisica potrà fermarci. A voi, invece, non interessa altro che tutto finisca al più presto Per voi e’ più importante vedere la partita o ‘L’isola dei famosi’, mentre noi siamo qua a discutere di un tema serio: il futuro del comparto cultura nel nostro Paese”.

Pier Ferdinando Casini, che ieri sera aveva proposto la seduta fiume, ha replicato con asprezza verso l’Idv: ”L’onorevole Di Pietro alimenta l’idea di vivere con l’anti politica, e vuole far passare che noi abbiamo deciso la seduta fiume solo per sbrigarci e vedere la partita alle 16. Ma noi faremo il decreto, perche’ a noi della partita non interessa nulla: staremo qui alle 16, alle 17, alle 18, se necessario”.

Subito dopo ha preso la parola il capogruppo del Pd Dario Franceschini che ha anche lui duramente criticato l’Idv: ”Siamo pronti a stare qui anche durante la partita.” Anche il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, ha attaccato Di Pietro, parlando di una ”polemichetta da quattro soldi sulla partita”.

Pd contro Idv. Critiche all’Idv per l’ostruzionismo che tiene i deputati in aula da tutta la notte arrivano anche dagli alleati del Pd. “Noi siamo stati in aula stanotte, ci siamo ora, ci saremo anche durante la partita, se necessario – ha detto Dario Franceschini – Ma quando sono in gioco le sorti dei lavoratori bisogna far valere il senso di responsabilità. ‘Ci sono momenti in cui si compiono scelte strategiche che incidono sulla vita dei lavoratori e in questi momenti bisogna far valere il senso di responsabilita’ piuttosto che fare accendere qualche riflettore in piu’ su di se’, come ha fatto Italia dei Valori. Noi abbiamo scelto la strada responsabile della modifica del provvedimento e rivendichiamo questo risultato. Per questo siamo stati in aula tutta la notte e ci staremo tutto il giorno, partita compresa, se servira’. Fronteggeremo cosi’ l’atteggiamento autolesionista dell’Italia dei Valori”.

Le sedute fiume nella storia. A Montecitorio l’ultima seduta fiume era stata deliberata il 13 dicembre 2007, per l’esame della legge Finanziaria: si votarono, in quell’occasione per tutta la notte, le tre fiducie poste dal governo sulla Manovra.

Tuttavia, nella storia parlamentare italiana si è assistito a ben più di una ‘seduta fiume’ per evitare l’approvazione di una legge o ritardare la conversione di un decreto legge per farlo decadere.

La seduta fiume nell’Aula della Camera consente di fare gli auguri di compleanno a due deputati che il 24 giugno, compiono gli anni. Fra un intervento ostruzionistico e l’altro dell’Idv arrivano gli auguri del suo gruppo al dipietrista Gabriele Cimadoro.

Poco dopo, il capogruppo della Lega Marco Reguzzoni stabilisce la ‘par condicio’ dei compleanni, con gli auguri al collega di gruppo Massimo Bitonci. Felicitazioni vengono espresse a nome dell’Assemblea dalla vicepresidente Rosi Bindi. I deputati dell’Idv intervengono a raffica. Ogni tanto i toni si alzano, e la vicepresidente Bindi deve riportare la calma. I deputati tra una votazione e l’altra cercano generi di conforto alla buvette o fumano velocemente una sigaretta in cortile.