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“Soldi all’Arena e non alla Fenice”. Il sindaco di Venezia contro il governo: nel mirino il concittadino Brunetta

di Alberto Francavilla |22 Febbraio 2011 10:45

Il ministro Renato Brunetta

VENEZIA – “Non danno i fondi per la Fenice, preferiscono l’Arena di Verona”. Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni (eletto tra le fila del Pd), accende la polemica con il governo che preferisce convogliare finanziamenti alla città governata dal leghista Flavio Tosi. Sotto accusa, in particolare, è finito il ministro Renato Brunetta (veneziano e sconfitto proprio da Orsoni alle comunali).

Ma nel mirino del sindaco veneziano c’è anche il leader leghista Umberto Bossi: “La prossima volta non venga il laguna a festeggiare la Padania, vada piuttosto a Verona”. Orsoni si riferisce ai fondi che il decreto “milleproroghe” ha destinato, attraverso il Fondo unico per lo spettacolo (Fus) all’Arena di Verona piuttosto che a La Fenice di Venezia.

Orsoni stila poi una sorta di lista di chi si è speso a favore della Fenice e chi no: tra i primi figurano, tra gli altri, il ministro alle Politiche agricole Giancarlo Galan (Pdl) e il senatore Felice Casson (Pd). Tra chi invece “non ha mosso un dito” invece, Brunetta e il ministro ai Beni culturali Sandro Bondi.

La replica di Brunetta non si è fatta attendere. Ecco che ha detto a Orsoni: “Sai bene quanto mi stia a cuore la nostra città e come, in ogni occasione, non abbia mai fatto mancare la mia piena e leale collaborazione con la tua amministrazione. Ma sai altrettanto bene quanto la mia azione di governo si nutra quotidianamente di lotta agli sprechi, a favore del merito e della buona amministrazione pubblica. Per una comprensibile forma di pudore hai quindi evitato di coinvolgermi in questa vicenda. In tutte queste settimane mai una telefonata, mai una lettera

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