Forza Italia, sabato scheda bianca. Alfano voterà sì a Mattarella

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Gennaio 2015 - 18:29| Aggiornato il 31 Gennaio 2015 OLTRE 6 MESI FA
Forza Italia, sabato scheda bianca: passa linea morbida, niente conta

Forza Italia, sabato scheda bianca: passa linea morbida, niente conta

ROMA – In Forza Italia prevale la volontà di non arrivare a uno strappo. Angelino Alfano invece opterà per il sì a Mattarella. Dopo una giornata tormentata di consultazioni alla fine in Forza Italia prevale la linea morbida: sabato mattina, nella quarta votazione per l’elezione del presidente della Repubblica, i 146 grandi elettori di Forza Italia voteranno scheda bianca.

Lo dicono, nel tardo pomeriggio di giovedì, i capigruppo Romani e Brunetta: “Come deciso ieri con Silvio Berlusconi e approvato all’assemblea dei grandi elettori confermiamo che dalla quarta votazione Forza Italia voterà scheda bianca”. Non si procederà alla conta, non si consumerà lo strappo più netto, ovvero l’uscita dall’aula.

Giovedì si sono visti Matteo Renzi ed Angelino Alfano. Poi ci sono stati incontri tra Alfano, Verdini e Gianni Letta. Insomma, un fermento all’interno del centrodestra davanti al bivio Mattarella. Votarlo sembra fuori discussione: Berlusconi critica il metodo più che il candidato. Renzi lo ha scelto da solo, col suo partito, e lo farà eleggere da solo e con pochi altri.

Forza Italia non solo non è stata determinante ma è stata messa spalle al muro. L’irritazione di Berlusconi era tale che si era parlato di un’uscita dall’aula: un modo per contare la “fedeltà” di tutti i parlamentari forzisti. Con la scheda bianca invece i parlamentari azzurri voteranno, entreranno nell’urna, e magari nel segreto qualcuno potrebbe offrire un sostegno a Mattarella.

Pare invece che Alfano sia tornato su più miti posizioni. Ncd sabato voterà Mattarella come il Pd. Sono pur sempre alleati di governo e uno strappo avrebbe comportato una nuova geografia di alleanze per l’esecutivo. A fine giornata premier e ministro dell’Interno si sono sentiti al telefono. Una telefonata “molto cordiale”, riferiscono fonti di governo, improntata a “ricostruire un clima sereno per consentire quella convergenza sul nome di Sergio Mattarella che il premier aveva auspicato” e che rafforzerebbe anche “il cammino riformatore del governo”.