Foto di Berlusconi nudo: il Garante chiama, ma Il Fatto “non rischia nulla”

Pubblicato il 6 Febbraio 2011 - 13:24 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Nei giorni scorsi Il Fatto Quotidiano ha detto che sarebbe in corso “un’asta” su alcune foto che riguarderebbero le feste di Arcore: il quotidiano diretto da Antonio Padellaro è stato contattato dal Garante per la Privacy in merito a questa vicenda ma, come spiega l’avvocato Caterina Malavenda, “non rischia nulla”.

Il legale, esperto nella difesa dei cronisti, è stato intervistato da Beatrice Borromeo. Ribadisce Malavenda che “Il Fatto Quotidiano non ha trattato dati personali di alcun genere, si è limitato a dare una notizia”.

“È una situazione non consueta – prosegue l’avvocato – perché il Garante ha ricevuto una segnalazione dai legali del premier in un momento in cui non è ancora avvenuta alcuna violazione della privacy”.

Nell’occhio del ciclone vi sarebbe l’affermazione secondo cui, in una di queste foto “piccanti”, ci sarebbe Silvio Berlusconi seminudo attorniato da giovani ragazze.

Ma il Garante ha le mani legate, perché, spiega Malavenda: “Non può assumere alcun provvedimento. Anche perché il Fatto non ha annunciato l’intenzione di pubblicare le foto, si è limitato a raccontare che è in corso un’asta”.

Secondo l’avvocato i due giornalisti autori dell’articolo, Antonella Mascali e Gianni Barbacetto, non sono tenuti a svelare le loro fonti:
“Nessuno potrebbe mai costringerli a farlo, né mi sembra che il Garante lo chieda. D’altronde se il Fatto ha pubblicato solo notizie accertate non deve dare alcun’altra informazione. Mi pare opportuna e legittima la decisione di opporre il segreto professionale”.