Francesca Pascale spacca Forza Italia. Denis Verdini pronto a lasciare

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Marzo 2014 - 09:56 OLTRE 6 MESI FA
Francesca Pascale spacca Forza Italia. Denis Verdini pronto a lasciare

Francesca Pascale (Foto Lapresse)

ROMA – Forza Italia, la vecchia guardia in rivolta contro Francesca Pascale. E Denis Verdini pronto a lasciare il partito. Francesco Bei su Repubblica scrive di “un partito dilaniato da uno scontro interno senza esclusioni di colpi”. Uno scontro che, forse, potrebbe finire solo con la candidatura di Barbara Berlusconi alle elezioni europee.

Scrive Bei:

“L’attacco di Francesca Pascale a Santanché e Cosentino tra le righe dell’intervista concessa ieri aRepubblica — ha portato infatti alla superficie la vera partita in gioco in vista della decisione del 10 aprile del Tribunale di Sorveglianza di Milano. Chi controllerà Forza Italia quando Berlusconi sarà ai domiciliari e non potrà nemmeno fare una telefonata ai suoi capigruppo? È l’Organizzazione il cuore del partito. Chi ci mette le mani vince tutta la posta. E l’Organizzazione, con il dipartimento elettorale, è ancora nelle mani di Verdini e dei suoi uomini, da Ignazio Abrignani a Gregorio Fontana. O meglio lo sarebbe, visto che Verdini — di fatto il segretario politico — formalmente non è più nulla. Le vecchie cariche del Pdl non sono state rinnovate, quelle nuove non prevedono più il suo ruolo, tutto è sospeso in un limbo in attesa che la guerra stabilisca nuovi equilibri. Nemmenoil tanto discusso ufficio di presidenza esiste ancora”.

Nel frattempo, però, ci sono i Club Forza Silvio affidati a Marcello Fiori, che avanzano. 

“E’ questa la linea di frattura che emerge, il quadrumvirato guidato dalle due lady di ferro — la fidanzata Francesca Pascale e il capo dello staff Maria Rosaria Rossi — con il consigliere politico Giovanni Toti e Marcello Fiori. Contro la vecchia guardia rappresentata da Verdini e da tutti quelli, come Raffaele Fitto o Claudio Scajola, che possono vantare un loro bacino di voti, una loro riconoscibilità politica a prescindere dalla benevolenza del Capo”.

Pascale ha attaccato Santanché e Cosentino. Se la prima tace, il secondo risponde.

“Rispondendo «ad alcune dichiarazioni della signorina Pascale», l’ex coordinatore campano non l’ha presa alla larga: «Se il suo l’imbarazzo riguarda il fatto che io sono indagato, allora cominciamo a guardare anche a quelli che hanno sentenze passate in giudicato. Perché in quel caso ci sarebbe, sì, l’imbarazzodella scelta». Denis Verdini, scelto come bersaglio dei Quadrumviri, ha fatto sapere in giro che potrebbe anche andarsene e occuparsi dei casi suoi. «Io con la politica c’ho solo rimesso», ha confidato amareggiato agli amici. Artefice del patto con Renzi e della riabilitazione politica del Cavaliere, Verdini pensa di non meritarsi il trattamento che gli viene riservato. Ma certo non ha nascosto al leader le sue idee, puntualmente messe nere su bianco in un report recapitato ad Arcore. Nel documento il “mago dei numeri” afferma che senza 10-12 candidature di peso, di gente capace di mobilitare decine di migliaia o centinaia di migliaia di preferenze, Forza Italia rischia la débâcle alle Europee. Una visione opposta a quella di Toti e Fiori, che sperano basti il nome Berlusconi nel simbolo per risolvere ogni cosa. Un altro che potrebbe mollare tutto è Raffaele Fitto, a cui viene impedito di candidarsi alle europee. «Mi stanno provocando — ha spiegato ai suoi — perché sperano che sbatta la porta, ma non gli farò questo favore».