Franco Battiato e Matteo Salvini: oggi lo chiama “grande maestro”, prima era “piccolo uomo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Maggio 2021 - 12:20 OLTRE 6 MESI FA
Franco Battiato e Matteo Salvini: oggi lo chiama "grande maestro", prima era "piccolo uomo"

Franco Battiato e Matteo Salvini: oggi lo chiama “grande maestro”, prima era “piccolo uomo”

Con la morte di Franco Battiato, scomparso nella sua Sicilia a 76 anni, arrivano gli innumerevoli messaggi di cordoglio, e c’è anche quello di Matteo Salvini. “Una preghiera, un ricordo commosso e una canzone per il grande Maestro, Franco Battiato”, scrive Salvini sui social, allegando un video di Battiato.

Salvini e Battiato, nel 2013 le cose erano diverse

Oggi Salvini chiama Battiato “grande maestro”, ma nel 2013 lo definì “piccolo uomo”, sempre su Twitter. Perché? Tutto nacque da questa frase di Battiato: “Ci sono tr**e in giro in Parlamento che farebbero di tutto, dovrebbero aprire un casino”. Una frase choc che Franco Battiato pronunciò proprio a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo. Era il marzo del 2013, quando era assessore regionale alla Cultura in Sicilia.

Ne derivò un tempesta mediatica. Lui spiegò che si riferiva a uomini e donne. Il leader della Lega Matteo Salvini commentò: “Grande artista, ma piccolo uomo”. Oggi, 8 anni dopo, Salvini lo chiama “grande maestro”. 

La vita e la biografia di Franco Battiato

Franco Battiato ha sempre ha fatto parlare di sé per il grande numero di stili che ha approfondito e combinato tra loro in modo eclettico e personale. Dopo l’iniziale fase pop degli anni sessanta, è passato al rock progressive e all’avanguardia colta nel decennio seguente. Successivamente, è ritornato sui passi della musica leggera approfondendo anche la canzone d’autore. Fra gli altri stili in cui si è cimentato vi sono la musica etnica, quella elettronica e l’opera lirica.

Lungo la sua carriera, in cui ha ottenuto un vistoso successo di pubblico e critica, si è avvalso dell’aiuto di numerosi collaboratori fra cui il violinista Giusto Pio e il filosofo Manlio Sgalambro (coautore di molti suoi brani). I suoi testi riflettono i suoi interessi, fra cui l’esoterismo, la teoretica filosofica, la mistica sufi (in particolare tramite l’influenza di G.I. Gurdjieff) e la meditazione orientale. Il musicista si è anche cimentato in altri campi come la pittura e il cinema. È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con tre Targhe e un Premio Tenco.