Matteo Renzi: “Il gruppo dirigente ha fallito”. Franco Marini: “E’ uguale a Grillo”

Pubblicato il 17 Ottobre 2012 - 00:34 OLTRE 6 MESI FA
Matteo Renzi (Firenze)

CARRARA (MASSA CARRARA) – Matteo Renzi durante gli appuntamenti per le primarie di Carrara e Pisa è tornato a parlare di rottamazione, del gruppo dirigente del Pd e di Grillo: ”Noi diciamo, in faccia, senza troppi giri di parole che è giusto che il gruppo dirigente che ha fallito vada a casa. Però non è  che per questo possiamo essere insultati o accusati di fascismo. In un partito democratico tutti hanno diritto di dire la loro”.

”Quando finalmente si effettuerà la rottamazione – ha aggiunto Renzi – allora verrà la curiosità anche a loro di venire a leggere i nostri programmi e rimarranno sorpresi e stupiti dalla qualità e quantità delle proposte per il futuro per l’Italia”. A proposito delle primarie ha spiegato: ”Il centro sinistra sta facendo una bellissima iniziativa: fa scegliere ai cittadini e non ai segretari di partiti. I cittadini hanno la possibilità di mettersi in gioco con le primarie. E’ chiaro che ci sono discussioni. Siamo un partito che si chiama Democratico”. Sul segretario, Renzi ha detto: ‘Non vedo Bersani da non so quando e sinceramente non ho più nulla da dirgli. Dice che non devo insegnargli io il rinnovamento. Va bene. E che non chiederà a nessuno di candidarsi. Ok. A questo punto mi pare che gli stiamo facendo un piacere”.

A proposito del leader del Movimento 5 Stelle, il sindaco di Firenze ha aggiunto: “Grillo? Scenderebbe al 2% se le cose che dice lui le dicessimo prima noi del Pd”.  Secondo Renzi, l’ex comico “dice un sacco di cose sbagliate, soprattutto quando dice che la mafia non esiste e non uccide nessuno: mi fa andare fuori di testa. Ma quando dice che non vuole condannati in parlamento, dice bene. Se lo dicessimo noi scenderebbe al 2% e vinceremmo le elezioni senza fatica”. Sempre a Carrara, Renzi ha parlato anche della necessità di dimezzare il numero di parlamentari: ”Non sono un discount, ma metà parlamentari a metà prezzo sarebbe ideale”.

In serata, il leader “rottamatore” si è spostato a Pisa .Qui, davanti ad una platea di 600 persone, è tornato a parlare dell’ex segretario dei Ds: ”Caro D’Alema se vinciamo noi non finirà il centrosinistra ma sicuramente non ti ricandideremo al Parlamento”.

In mezzo a tanti fan del sindaco di Firenze c’era anche tutto il gotha del Pd locale (che a Pisa è quasi interamente schierato a sostegno del segretario) e il sindaco Marco Filippeschi (bersaniano anche lui). ”Sarebbe stata un’inutile scortesia e anche sbagliato non esserci – ha detto Filippeschi – siamo entrambi sindaci di città importanti della Toscana che tante volte si sono confrontati sulle questioni amministrative”.

In serata infine, uno degli “anziani” del Pd ha parlato di Matteo Renzi. Si tratta di Franco Marini, che nell’incontro tra Pier Luigi Bersani e i parlamentari suoi sostenitori alle primarie, ha attaccato il sindaco “rottamatore”: ”Renzi è come Grillo, è la personificazione della poca consistenza politica al servizio di interessi terzi”.