Furti in casa, pene raddoppiate. Non ci saranno attenuanti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Marzo 2015 - 20:15 OLTRE 6 MESI FA
Alfano: "Pene furti in casa raddoppiate"

Alfano: “Pene furti in casa raddoppiate”

ROMA – “Le pene per i furti in appartamento raddoppiano. Deciso in #cdm. Ora la legge su #cittàsicure”. Così il ministro dell’Interno Angelino Alfano commenta su Twitter il via libera al provvedimento sulla tenuità del fatto.

La misura consente per reati minori, con pena non superiore nel massimo a 5 anni, l’archiviazione del giudice evitando un più lungo iter processuale. Nel testo sono state recepiti i pareri delle Commissioni e, a quanto si apprende, entrerà in Cdm con alcune modifiche rispetto all’impianto originario, fermo restando che nel corso dell’esame potrebbero essere apportate altre limature. Rispetto al primo testo, è stata esplicitata una serie di reati che sicuramente esce dal novero di quelli che possono accedere alla tenuità: tra questi, l‘omicidio colposo, le lesioni personali colpose gravi, i delitti a condotta abituale come lo stalking, i maltrattamenti in famiglia, i maltrattamenti su animali.

Benché preveda già una pena massima di 6 anni, che ora si intende ritoccare al rialzo, e quindi non possa già con l’attuale sanzione rientrare nella tenuità del fatto, entra in questa lista anche il furto in abitazione e con strappo, per evitare che si ingenerino equivoci (quest’ultimo tipo di reato è quello comunemente noto come “scippo”. Il Codice Penale la definisce così: “Chi si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarre profitto per sé o per altri, strappandola di dosso o di mano alla persona”).

Fuori anche i reati che hanno per oggetto beni di particolare valore, specie artistico; né potranno mai essere considerati reati di particolare tenuità quelli contro il patrimonio. Nel testo non vi sarebbero invece riferimenti specifici al falso in bilancio; per contro, la tenuità del fatto è citata nell’emendamento del governo sul falso in bilancio per le sole società non quotate. Emendamento atteso in commissione Giustizia al Senato, ma anche oggi, quasi certamente, non vi approderà: verifiche sarebbero infatti ancora in corso, soprattutto da parte del ministero dello Sviluppo. Se da una parte si prevede un alleggerimento, quindi, per una serie di reati minori, dall’altra è stato predisposto un inasprimento per furto in casa e rapina.

Il testo è ancora in fase di bozza e se si sta esaminando anche la possibilità di introdurre un inasprimento delle pene per i furti che colpiscono le aziende, prevedendo anche possibile agevolazioni per gli imprenditori colpiti. Pressoché definito l’impianto di furto e rapina. Per il furto in abitazione e il furto con strappo la pena passa da 1-6 a 3-6 anni e multa da 927 a 1.032 euro. In caso di aggravanti la pena aumenta da 3 a 4 anni nel minimo e resta a 10 nel massimo con multa da 275 a 1.549 euro. Per la rapina si passa da 3-10 a 4-10 anni con multa da 688 a 2.065 euro. Si sale a 5-20 anni e multa da 1.290 a 3.098 euro se c’è l’uso di armi, se la rapina è compiuta da persone travisate o più persone, se è commessa in abitazione, su mezzi di trasporto, se la vittima ha appena fruito di servizi in banche, bancomat o uffici postali o è over 65; e se si sommano più circostanze aggravanti, la pena minima sale a 6 anni con multa da 1.538 a 3.098 euro.