Gabriele Muccino contro Salvini: “Solidarietà a chi incita odio? No grazie”. A rischio il suo corto in Calabria?

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Settembre 2020 - 14:11 OLTRE 6 MESI FA
Gabriele Muccino contro Salvini: "Solidarietà a chi incita odio? No grazie". A rischio il suo corto in Calabria?

Gabriele Muccino contro Salvini: “Solidarietà a chi incita odio? No grazie”. A rischio il suo corto in Calabria?

Gabriele Muccino all’attacco di Matteo Salvini. A rischio il cortometraggio in Calabria?

“Solidarietà a chi incita odio e violenza verso i più deboli? No grazie”. Così Gabriele Muccino ha commentato su Twitter l’aggressione subita da Matteo Salvini a Pontassieve, da parte di una donna di colore. 

A Muccino non sono piaciute le manifestazioni di solidarietà espresse al leader della Lega, tra gli altri anche dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti. “Non esageriamo adesso – dice – Non siamo tutti buoni e uguali. Ci sono delle differenze di comportamento che hanno delle conseguenze. Anche prevedibili”.

Salvini ha poi replicato sul suo profilo Instagram, postando la foto del tweet di Muccino: “Secondo il signor Muccino è comprensibile che qualcuno metta le mani addosso a Salvini e io non merito nessuna solidarietà per l’aggressione subita ieri in Toscana a Pontassieve. Sarà anche un bravo regista, non lo discuto, ma come uomo può migliorare…”.

All’ex vicepremier una valanga di solidarietà da parte dei suoi elettori negli oltre 360 commenti al post, non proprio lusinghieri per Muccino.

Le parole di Muccino non sono passate inosservate neppure in Calabria, dove il regista è al lavoro per realizzare un cortometraggio che dovrà raccontare le bellezze della regione.

Un’operazione per la quale il governo regionale ha impegnato 1,7 milioni di euro a cui si aggiungeranno le spese per la distribuzione. 

Il vice presidente della Calabria: “La riconoscenza al pane, si dimentica dopo il primo boccone”

La presa di posizione del regista non è piaciuta a Nino Spirlì, vice presidente leghista della Giunta calabrese con delega alla Cultura.

“Non mi aspettavo – scrive su Facebook con tanto di tag del regista – che Gabriele Muccino avesse intelligenti moti di solidarietà nei confronti di Matteo Salvini. Sarebbe stato uno sforzo sovrumano”.

“Speravo, quanto meno, in un intelligente silenzio. A volte, infatti, far lavorare poco muscoli facciali e corde vocali può aiutare a concentrarsi meglio sulla vitale e necessaria ossigenazione delle cellule cerebrali”.

“Purtroppo, il miracolato non sempre onora il miracolo. E la riconoscenza al pane – continua il post – la si dimentica dopo il primo boccone”.

“Mi auguro che il sicuro successo dei suoi ultimi cortometraggi lo rasserenino nell’animo e gli regalino la Visione di una vita più partecipe alle necessità e ai disagi altrui, a prescindere che, pur pochi e temerari, scelgano o meno di andare a vedere i suoi stentati film”.

Parole pesanti, considerato che il regista è al lavoro su commissione della Giunta di cui proprio Spirlì è vice presidente.

Tant’è che tra i sostenitori di Salvini, non mancano gli inviti alla Regione a revocare l’incarico a Muccino. Fra questi Ulderico Nisticò, docente e storico, che non usa termini diplomatici: “Cosa aspetta la Santelli a licenziare a calci quel tale Muccino?”.

Jole Santelli il 4 luglio aveva detto…

Il 4 luglio scorso, presentando l’iniziativa alla presenza del regista e degli attori Raoul Bova e Rocio Munez Morales, protagonisti della pellicola, la governatrice Jole Santelli, aveva speso parole di encomio per il regista.

“La Calabria non è in bianco e nero, ma una moltitudine di colori. Per questo cortometraggio ho scelto Muccino non a caso, ma perché è il regista dell’amore e spero che faccia innamorare tutti della Calabria”.

Alla conferenza stampa, a Corigliano-Rossano, nella tenuta Favella della Corte, c’erano anche Alessandro Passadore, della casa produttrice Viola Film, e lo stesso Spirlì il quale, dopo aver sottolineato che il progetto è stato condiviso da tutta la Giunta, aveva suggerito di “raccontare i profumi, ma anche le sensazioni, perché la terra della Calabria parla con i silenzi, che non sono omertà”.

“Da noi si dice: tante parole diventano troppe, una è mezza detta e l’altra taciuta. Questa è una terra di commistioni che ti danno l’idea di cosa significhi essere calabresi”.

Al termine di una stagione turistica segnata dall’emergenza Covid, intanto, in Calabria il lavoro di Muccino (l’operazione è stata contestata dalle opposizioni per i costi giudicati esorbitanti) è atteso con curiosità.

Gli addetti ai lavori sperano che possa contribuire all’immagine di una regione spesso deturpata dalla cronaca nera. (Fonti: Twitter, Instagram, Agi).