Garrone, l’ultimo degli statisti. Non ingoia la cacca anche se è incartata con gli euro-Cassano

Pubblicato il 2 Novembre 2010 - 14:08 OLTRE 6 MESI FA
riccardo garrone sampdoria

Riccardo Garrone, petroliere e presidente della Sampdoria

Riccardo Garrone, l’ultimo degli statisti. Etnia praticamente estinta quella degli “statisti”, cioè quelli per cui la cacca non va sempre mangiata anche se è incartata nelle banconote. Eppure ogni tanto, nei posti più impensati e improbabili, uno “statista” spunta. Antonio Cassano, giocatore della Sampdoria, ha riversato cacca sulla testa e in faccia a Riccardo Garrone, presidente della sua squadra. Cacca verbale, ma puzzolente e imbrattante come fosse stata cacca vera. E che ti fa Garrone? Lo mette fuori squadra e fin qui son buoni tutti. Poi Garrone fa altro: mette Cassano in vendita, anzi in svendita, rinuncia a 18 milioni di euro di “clausola rescissoria”, insomma Cassano se lo prende chi gli paga lo stipendio, Garrone stima il valore della sua personale dignità e della dignità della sua società non in euro ma in rispettabilità. E fa altro ancora, quando Cassano gli fa sapere che forse è pronto a rinunciare ad un milione di euro del suo stipendio per “fare la pace”, Garrone non si fa i conti in tasca, non coglie “l’affare”. Rinuncia anche al milione di sconto e a Cassano neanche risponde.

Prontamente tutto “l’ambiente”, trasmissioni televisivi e “opinionisti” del calcio e dintorni, stupiscono e trasecolano. Come, Garrone rinuncia ai soldi? Per “l’ambiente” Cassano va perdonato e riammesso e Garrone è poco meno di un pazzo appena giustificato dalla tarda età. “L’ambiente” è abituato al fatto che i soldi tutto purificano quello che incartano, anche la cacca. Quel pazzo di Garrone pensa alla dignità, alla rispettabilità, all’interesse lungo e collettivo della squadra e della società. Roba che non si mangia e che non ha “mercato”. Insomma Garrone si comporta nel suo piccolo come uno statista, cioè, secondo la cultura corrente nell’ambiente calcistico ma anche nel più grande “ambiente Italia” come uno strano, un eccentrico, un fesso. Uno che viola il primo comandamento della vita associata contemporanea, quello secondo cui la cacca incartata di soldi si mangia, sempre e comunque. Garrone si può permettere di trasgredire, ha la nostra stima e la nostra invidia.