Gasparri: “Governo mortifica forze di polizia e forze armate”

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 25 Ottobre 2019 - 12:16 OLTRE 6 MESI FA
Gasparri: "Governo mortifica forze di polizia e forze armate"

Maurizio Gasparri (Foto Ansa)

ROMA – “Il Governo mortifica le forze di polizia e le forze armate“. Lo sostiene il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che poi prosegue: “L’audizione nelle Commissioni Difesa di Camera e Senato dei Cocer delle forze armate ha fatto emergere ancora una volta il forte disagio del personale militare. Il riordino delle carriere, proposto dal governo, lascia aperti decine e decine di problemi e, soprattutto, utilizza appena 100 milioni di euro, parte dei quali attinti dai risparmi delle stesse forze armate”.

Quindi Gasparri spiega: “Serve una modifica radicale del provvedimento di riordino, uno stanziamento economico molto maggiore, una disponibilità all’ascolto, non solo dei sindacati di polizia e di Cocer, da parte del governo che, fin qui, non c’è stata in maniera adeguata. Registriamo nel contempo la giusta preoccupazione di molti sindacati delle forze di polizia che hanno proclamato lo stato di agitazione e annunciano giuste mobilitazioni perché non c’è alcuna prospettiva del rinnovo del contratto, c’è appunto amarezza per il riordino delle carriere, ci sono carenze di organico non risolte da nessun governo negli ultimi anni”.

“Non trascuriamo poi la rabbia della Polizia Penitenziaria – dice Gasparri – e anche dei dirigenti del mondo carcerario che chiedono provvedimenti che tengano conto del disagio del personale che opera nelle carceri. Con sentenze sconcertanti la Corte Costituzionale si occupa degli stragisti, ma il governo non si occupa invece dei diritti di chi nelle carceri rappresenta la legalità. C’è, quindi, un disagio a trecentosessanta gradi di cui Forza Italia intende farsi interprete, nel Paese e nel Parlamento. Abbiamo ascoltato tutti ma saremo anche in piazza qualora le iniziative annunciate avranno l’inevitabile seguito che devono avere. Il governo sta massacrando forze dell’ordine e forze armate. Non lo consentiremo”.