Gasparri: “Spatuzza è strategia della menzonga di sinistra”

Pubblicato il 5 Dicembre 2009 - 12:52 OLTRE 6 MESI FA

Gasparri“Stiamo assistendo ad una sorta di fiction ben impostata dalla sinistra. Il giovedì va in scena Santoro con il braccio destro Travaglio, quello che si è fatto organizzare le vacanze da persone condannate per mafia e quindi frequentatore di mafiosi, il venerdì il nuovo leader della sinistra il pluriomicida Spatuzza, il sabato il babbo di Cristiano di Pietro, quello che chiedeva raccomandazioni al Ministero dei Lavori Pubblici, il noto ex magistrato dei soldi nelle scatole di scarpe e delle Mercedes mai pagate organizza il no B day. Una sequenza che non è casuale. Una strategia della menzogna tesa a sovvertire le istituzioni democratiche”. Lo afferma il capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri.

“Per fortuna gli italiani sono ben consapevoli di come stanno le cose. Lo confermano i sondaggi che danno in crescita il PdL. La strategia della menzogna, dell’uso degli assassini, della menzogna televisiva dei noti mestatori, delle manifestazioni organizzate da chi ha violato ogni regola, non spostano l’opinione degli italiani. Questa sequenza non casuale dimostra che c’é qualcuno che con una strategia eversiva vorrebbe vanificare la volontà democratica degli italiani. Ma questo disegno non passerà”.

“Il fallimento della strategia dei PM che hanno utilizzato Spatuzza è evidente. Noi continueremo a governare occupandoci di economia, di sicurezza, di contrasto alla mafia. Noi – prosegue Gasparri – abbiamo fatto le leggi contro la mafia. E vorremmo ricordare a qualcuno che chi accolse la principale richiesta dei boss mafiosi, la cancellazione del carcere duro, il cosiddetto 41 bis, sono stati gli uomini dei governi della sinistra. Perché qualche Pubblico Ministero non indaga sul fatto che il governo D’Alema nella stagione ’98-’99 si dimenticò di prorogare il 41 bis? Fui io, con una proposta di legge del novembre ’98 approvata poi nei mesi successivi, a prorogare il carcere duro per i capi delle cosche. La sinistra non lo fece perche’ evidentemente voleva accattivarsi la simpatia delle cosche”.

“Se ci fossero dei PM veramente imparziali – dice ancora il capogruppo – indagherebbero su quella sospetta scelta del governo D’Alema e della sua maggioranza di sinistra. Ai tempi di Prodi e del suo successore accaddero cose strane che andavano nella direzione dei famosi documenti di Riina e altri capi cosca. Noi invece nel passato ed oggi abbiamo varato le più dure norme antimafia. Le collusioni con cosa nostra sono tutte a sinistra. Segnaliamo ancora una volta pubblicamente sperando che ci sia qualche magistrato libero che voglia capire perché la sinistra fece quello che gli assassini della mafia chiedevano si facesse”.

“Questa di Spatuzza è una storia di vergogna della quale saranno chiamati a rispondere quanti, con toga o senza toga, hanno ordito questa indegna manovra che sta crollando in maniera vistosa. Si indaghi piuttosto sulla sinistra che fece regali alla mafia e ci si spieghi quando, in quali stanze e con la collaborazione di quali apparati è stata messa in piedi la commedia di ieri. Ci sono dei lati inquietanti in questa storia. Faremo luce anche sui colloqui investigativi di alcune persone che forse invece che lo Stato hanno servito la sinistra golpista” afferma ancora Gasparri

“Don Pino Puglisi prete antimafia, Giuseppe Di Matteo sciolto nell’acido a 15 anni, Donato Boscia, Antonio D’Onofrio, Angela Fiume, Fabrizio Nencioni, Nadia Nencioni, Caterina Nencioni, Dario Capolicchio, Alessandro Ferrari, Sergio Pasotto, Carlo La Catena, Stefano Picerno, Driss Moussafir, Marcello Grado, Luigi Vullo, Domingo Buscetta: sono i nomi delle principali vittime del killer Spatuzza – aggiunge – Un simbolo di vergogna, l’uomo spazzatura usato dalla sinistra politica e giudiziaria per sovvertire la volontà democratica degli italiani”.

“Come si fa a dar credito a un uomo che ha fatto così tanti omicidi? A uno dei più spregevoli criminali della storia italiana? – continua – E’ evidente la strategia di alcuni pubblici ministeri di inquinare la vita democratica dando credito ad un assassino, ma il flop è sotto gli occhi di tutti. Spatuzza-spazzatura, che si spaccia per teologo (quando, dove, come ha fatto gli esami? Sembra un nuovo Di Pietro sotto questo profilo), parla nei tribunali senza riferimenti chiari con allusioni obbedendo ai pupari che lo stanno utilizzando”.

“C’é una verità giudiziaria sulle stragi mafiose. Sono state emesse sentenze di condanna – conclude Gasparri – Eppure c’é qualcuno che apre ancora le porte delle aule di giustizia a chi scioglieva bambini nell’acido e ammazzava sacerdoti”.