Gay, Matteo Renzi: “Unioni civili entro primavera”. Ma resta nodo figli

di redazione Blitz
Pubblicato il 16 Marzo 2015 - 22:02| Aggiornato il 2 Novembre 2020 OLTRE 6 MESI FA
Gay, Matteo Renzi: "Unioni civili entro primavera". Ma resta nodo figli

Gay, Matteo Renzi: “Unioni civili entro primavera”. Ma resta nodo figli

ROMA – “Non faremo un’altra campagna elettorale parlando di unioni civili al futuro”. Così Matteo Renzi fissa la data per una legge sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso, già annunciata entro la primavera. Ora l’obiettivo è entro le regionali o al più tardi entro l’estate. Da una riunione al Nazareno con i parlamentari Pd, il partito sembra unito sulla necessità di fare la legge e su alcuni aspetti come la pensione di reversibilità per il partner, osteggiata invece dall’alleato di governo, Ncd.

Ma restano divisioni anche all’interno della stessa compagine dei democratici su questioni tutt’altro che secondarie come quella dei figli. Per sgomberare il campo dalle insidie si fa strada l’ipotesi di stralciare dal testo già all’esame del Senato la parte che riguarda le coppie di fatto e far avanzare solo la proposta di unioni civili omosessuali, sul modello tedesco. Anche se i centristi, con Maurizio Sacconi, avvertono: fatevele da soli.

Ma il premier è determinato: nella riunione di oltre due ore convocata al Nazareno anche sulla riforma del terzo settore, Renzi sottolinea che il risultato deve essere portato a casa in tempi stretti. Entro le regionali le unioni civili devono essere legge, o quantomeno approvate al Senato, dove più forte è l’impatto (quasi un potere di veto) dei “conservatori” di ogni partito.

Per raggiungere l’obiettivo, il premier incarica Micaela Campana, responsabile della materia in segreteria, di convocare in tempi brevissimi un seminario per sciogliere i nodi ancora aperti. Sui figli, osserva Renzi, le recenti dichiarazioni di Dolce e Gabbana hanno riacceso il dibattito. Nel Pd c’è chi come la relatrice Monica Cirinnà, Ivan Scalfarotto, Alessandro Zan, è a favore della stepchild adoption, cioè l’adozione del figlio del partner. Ma c’è anche chi, come Emma Fattorini e Stefano Lepri, propone una soluzione più soft come l’affidamento. La preoccupazione dei cattolici poi è che non ci siano equiparazioni al matrimonio, dunque la richiesta di stralciare tutti i riferimenti al matrimonio dal testo.

Infine, c’è il tema delle coppie di fatto, quelle etero inserite nello stesso testo, che i cattolici – ma anche alcuni su posizioni più “laiche” – vorrebbero cancellare. Quasi tutti d’accordo, invece, nel Pd sulla reversibilità della pensione. Anche perché, avrebbe spiegato Sergio Lo Giudice, non costerebbe i 40 miliardi paventati da Alfano, ma qualche decina di milioni.

Più in generale Renzi avrebbe fatto riferimento alla necessità di una “grande operazione educativa” per sradicare i fenomeni di omofobia come quello di Stefano Sechi, il giovane picchiato su un autobus a Torino. La legge sull’omofobia approvata alla Camera, ha ricordato Scalfarotto, è ancora ferma al Senato.