Secolo d’Italia: “Berlusconi apra le porte di Palazzo Chigi al Gay Pride”

Pubblicato il 1 Luglio 2010 - 12:49 OLTRE 6 MESI FA

Silvio Berlusconi

Il Secolo d’Italia invita il capo del Governo, Silvio Berlusconi ad aprire le porte di Palazzo Chigi al Gay Pride, sull’esempio del premier Tory, David Cameron a Londra. ”E se domani… i gay da Silvio, perche’ no?”: titola così  il quotidiano di vicino alle posizioni di Gianfranco Fini nella rubrica settimanale ”Noi Libertari” curata da Daniele Priori.

”Milano, Torino, Palermo e Napoli nelle scorse settimane, sabato 3 luglio a Roma. È tempo di Gay Pride. Per la comunità gay e trans di tutto il mondo sono ancora una volta i giorni dell’orgoglio. Lo sono, forse ancora di più, per gli omosessuali italiani. Con una grande novità: il Pride non è più una delle tante manifestazioni di estrema sinistra. I militanti e i capi delle principali associazioni, specie nella capitale, hanno (finalmente) preso la buona abitudine di guardarsi attorno, scoprendo che in Europa (e anche in Italia) si sta palesando una nuova destra. Libertaria, per i diritti di tutti, per un Paese che finalmente miri a un reale progresso civile e sappia cogliere gli spunti migliori dalla nuova composizione etnica come dalle moderne comunità culturali in esso presenti”.

”Il leader Tory, David Cameron, da poche settimane premier inglese – scrive ancora il Secolo d’Italia – nelle recenti elezioni ha riservato gli appelli più caldi e accorati proprio ai cittadini gay. Come gesto d’amicizia, infine, il neopremier ha addirittura indetto la festa inaugurale del Pride londinese nientemeno che a Downing Street, residenza del Capo del Governo. Un po’ come se al ‘fantasista della politica’ Silvio Berlusconi (splendida definizione formulata dal senatore Luigi Compagna intervistato dal Secolo) venisse il ghiribizzo, venerdì sera, di convocare un aperitivo pre-Pride a Palazzo Chigi o a Palazzo Grazioli. In fondo manca solo lui all’appello dei ‘ricevimenti gay’ istituzionali”.

”Lo scorso 17 maggio 2010 – conclude Priori – una delegazione è stata ricevuta addirittura al Quirinale dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano che di fronte al ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha indicato espressamente la necessità di un ‘adeguamento normativo’ come possibile soluzione per i problemi degli omosessuali italiani. La sveglia, dunque, ancora una volta è stata per il Capo del Governo, Silvio Berlusconi affinchè, magari ascoltando la nuova apprezzabile sensibilità dimostrata proprio dal ministro Carfagna, riesca a portare il Paese al passo con la migliore tradizione europea, onorata nell’area centro e nordoccidentale del Continente anche dai governi di centrodestra”.