Il primo giorno di scuola della Gelmini: “Si protesti non solo contro la Lega. Precari? Lamentele sempre esistite”

Pubblicato il 13 Settembre 2010 - 13:45 OLTRE 6 MESI FA

Maria Stella Gelmini

Primo giorno di scuola tra riforme e proteste mentre il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini torna sulla vicenda della  scuola di Adro e esorta a mostrare il dissenso anche “quando in classe entrano i simboli della sinistra. L’invito a non usare due pesi e due misure arriva dal ministro”.

”In questo caso come in altri sono sempre dell’idea di tenere la scuola al di fuori delle polemiche politiche. Prendo atto – ha osservato il ministro in occasione della sua visita al Policlinico Gemelli – che il sindaco di Adro ha specificato che il simbolo del Sole delle Alpi è stato scelto non perché simbolo della Lega Nord ma perché appartenente all’iconografia del Comune”.

“Dico solo – ha aggiunto la Gelmini – che comunque è sempre un fatto importante quando enti pubblici decidono di investire nella scuola e nell’edilizia scolastica. E poi aggiungo che mi piacerebbe che tutti coloro che hanno polemizzato in queste ore con il sindaco di Adro lo facessero per coerenza anche le molte volte in cui sono simboli della sinistra a entrare in classe. E vi assicuro – ha concluso – che e’ molto piu’ facile che accada questa situazione che non trovarsi simboli della Lega”.

Quanto alla vicenda della protesta dei precari a Messina la Gelmini minimizza: “Non ricordo un anno scolastico che non sia stato accompagnato da una serie di polemiche e proteste”.

“Rispetto – ha aggiunto il ministro che  ha inaugurato l’anno nella sezione scuola del Policlinico Gemelli a Roma – tutti coloro che protestano. Credo che questo non sia comunque il primo anno che accade”.

Intanto per la Gelmini si annuncia una settimana difficile. L’annuncio della sua presenza a Cagliari, ancora  non confermata ufficialmente, ha infatti scatenato via web le proteste degli studenti.

Sul social network Facebook la visita nel capoluogo della Gelmini, il 20 e 21 settembre per una conferenza regionale su ricerca e innovazione, viene anticipata con l’avvio di una mobilitazione firmata dal gruppo ”No Gelmini a Cagliari”: 200 finora gli iscritti. La contestazione riguarderà, oltre al ministro (”responsabile del taglio di 3 miliardi e 188 milioni di euro all’universita’ pubblica – si legge su Facebook – e del licenziamento di 87.000 docenti e 44.500 collaboratori”), anche gli assessori regionali della Programmazione e dell’Istruzione, Giorgio La Spisa e Maria Lucia Baire, che parteciperanno all’incontro.

”Noi – scrivono gli internauti – studenti nullafacenti, parcheggiati nelle fabbriche del sapere improduttivo, incapaci di cogliere le occasioni di ricchezza e benessere per chi sa meritarlo, insensibili alle vere esigenze del territorio, per motivi puramente ideologici, saremo presenti”.