La Gelmini “promuove” Brunetta: “Bamboccioni via di casa”

Pubblicato il 18 Gennaio 2010 - 11:56 OLTRE 6 MESI FA

La Gelmini è d’accordo con Brunetta, e ritiene che i giovani debbano andar via di casa il prima possibile. «Un’emancipazione tempestiva» dei giovani italiani dalla famiglia «è un bene», ha detto il ministro dell’Istruzione in un’intervista a La Stampa.

Il ministro sottolinea l’impegno del governo «per rendere l’università italiana più moderna e capace di laureare gli studenti nei tempi giusti», poi interviene su altri temi caldi del mondo della scuola, come il tetto del 30% di immigrati per classe, il precariato e l’autonomia scolastica.

La presenza di alunni non italiani nelle classi «può rallentare la didattica», spiega, e il tetto del 30% è «una scelta meramente didattica» che non ha nulla a che vedere con il razzismo o con la politica. Nella scuola elementare, afferma la Gelmini, «il reclutamento è un problema, ma lo è anche il precariato».

Entro il prossimo anno, rassicura il ministro, «le graduatorie saranno esaurite e il nuovo reclutamento avverrà attraverso i percorsi universitari a numero chiuso». A breve, annuncia, uscirà un apposito regolamento ministeriale.

Infine il ministro evidenzia punti di forza e di debolezza dell’autonomia scolastica che, dice, da un lato «ha permesso di allargare l’offerta formativa», dall’altro ha prodotto la frammentazione e moltiplicazione di indirizzi e progetti, «senza dire delle sperimentazioni infinite e mai concluse».

A questo proposito, conclude, è stato varato «un riordino degli indirizzi didattici che mette fine a questo progettificio a getto continuo».