Genova, i cinque no. Anche Zarbano declina la candidatura a sindaco Pdl

Pubblicato il 21 Febbraio 2012 - 10:53 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA – Resta ancora senza un nome il posto da candidato a sindaco di Genova del Pdl. Sono a quota cinque i possibili candidati per il centrodestra che hanno declinato l’invito all’impegno politico. Nell’ordine si sono fatti indietro:  Beppe Costa, impresario portuale e turistico; Michele Costantino, petroliere e imprenditore nella sanità; Paola Oliaro, presidente degli spedizionieri marittimi; Enrico Bartolini, presidente dell’ordine dei medici e Alessandro Zarbano, amministratore delegato del Genoa. L’ultimo no, in ordine di tempo è arrivato proprio da lui: “C’ho pensato tutta la notte ma voglio continuare a impegnarmi per la squadra”, ha detto. Bocconiano, quarantenne, ha declinato l’invito del Pdl lasciando il partito di Berlusconi senza un candidato a poco più di due mesi dall’appuntamento elettorale.

Nessuno da contrapporre non solo a Marco Doria, professore sostenuto da Sel e vincitore delle primarie del centrosinistra, ma anche all’ex pidiellino Enrico Musso che si è fatto la Lista Civica, sostenuto anche dall’Udc di Casini. Il neo-coordinatore vicario del Pdl genovese Antonio Oppicelli ha detto: “Abbiamo pensato alla lista civica anche prima che ne parlasse Berlusconi, fin da quando abbiamo ritenuto giusto cercare il candidato nella società civile e non nel partito”. Ma il senatore Luigi Grillo storce il naso: “Non mi pare una scelta obbligata”.

L’ultima chance sembrerebbe essere quella di candidare l’ex presidente della Regione Liguria, Sandro Biasotti. I sondaggi però attestano gli azzurri a uno sconfortante 13%. E mentre la Lega dice di voler correre sola, anche nel Carroccio si fatica a trovare una vittima disposta a sacrificarsi nello scontro tra Musso e Doria.