Gheddafi raddoppia: battesimo islamico con foto di Berlusconi padrino. ”Donna libica la più libera… italiane, sposate i libici”

Pubblicato il 30 Agosto 2010 - 17:00 OLTRE 6 MESI FA
gheddafi berlusconi

Gheddafi con l'amico-socio Berlusconi

La seconda giornata di Gheddafi in Italia? Se al mattino qualcuno gli ha tradotto un po’ di giornali o raccontato almeno un po’ dell’imbarazzo, se non della vergogna, che in Italia serpeggiava e montava per quel suo: “L’Islam sarà la  religione di tutta Europa”, il leader libico deve aver sorriso compiaciuto e mormorato nella sua lingua un “Meglio così, chi se ne frega”. E dunque, anzichè mollare la presa, invece di lasciare sbollire, ha raddoppiato. Gli rimproverano di aver fatto dell’Italia la sua Disneyland? Gheddafi a “Disneyland-Roma” ci gioca felice, al secondo giorno è salito sulla giostra per un altro giro, più veloce.

Al primo giro, quella della prima mezza giornata, Gheddafi si era divertito un mondo a celebrare la conversione all’Islam di tre ragazze tre. Divertimento sottolineato dal leader libico ponendo ai lati del tavolo della conversione  la foto di un padrino d’eccezione del “battesimo islamico” della donna italiana: quella di Silvio Berlusconi. Di qua la sua foto, di là quella di Berlusconi, sul tavolo le copie del Corano, un vero sceneggiatore questo Gheddafi. Racconta Erika a Sky Tg24, Erika, una delle ammesse alla cerimonia: “Le tre ragazze convertite erano felici e contente, hanno acconsentito a cambiare nome e chissà cosa altro…”. Di più Erika non dice ed è meglio non sapere.

Al secondo giorno Gheddafi si è superato: di hostess ne ha convocato altre duecento e, paterno profeta, ha snocciolato: “In Libia la donna è più rispettata che in Occidente e negli Usa”. Ad esempio in Libia, ha spiegato, le donne non fanno lavori pesanti “non adatti al loro fisico” come quello del macchinista dei treni. Lo ha raccontato Elena Racoviciano, un’altra delle ragazze. Ragazza arguta e perspicace che dell’appuntamento e di ciò a cui assisteva e partecipava ha colto l’essenziale, la cura premurosa di Gheddafi per la “condizione fisica di noi ragazze, infatti eravamo in duecento e il giorno prima in cinquecento”. Insomma, racconta Elena, stavolta non c’erano posti in piedi e questo fa per lei di Gheddafi un signore “molto umano”. Roba che neanche Fantozzi…

Tutte le sequenze della visita di Gheddafi sono in effetti scene che nessuna fantasia avrebbe saputo preventivamente immaginare, formano una commedia che neanche Dario Fo avrebbe saputo scrivere, neanche se Franca Rame gli avesse somministrato Lsd a colazione ogni mattina. Insuperabile il quadro della conversione benedetta dalla foto di Berlusconi, la spiegazione e predicazione alle hostess dell’islam come futuro europeo, la raccomandazione a sposare uomini libici (non è stata fornita spiegazione e motivazione ufficiale del perché, per carità cristiana e islamica anche qui meglio non chiedere). Ma non sarà da meno il quadro del pomeriggio: i Carabinieri mischiati ai cavalieri berberi e, soprattutto, la tavolata serale. Attesi intorno al desco Scaroni dell’Eni, Gnudi dell’Enel, Guarguaglini di Finmeccanica. Chissà se anche a loro Gheddafi consiglierà la conversione. Probabilmente no, a Gheddafi interessa convertire femmine. Di certo c’è che il Colonnello si diverte come un pazzo: più gli spiegano che sta provocando, esagerando, offendendo e più lui fa la faccia di chi replica: “Certo, altrimenti che ci venivo a fare?”.