Ghedini e il mistero delle tombe. Lui dice: “A Villa Certosa mai nulla si simile”. Ma nel 2005 l’Unione Sarda, giornale non nemico, raccontava: “Archeologi, Carabinieri e Ghedini in sopralluogo…trovati reperti del terzo secolo a.c.”

Pubblicato il 25 Luglio 2009 - 17:28 OLTRE 6 MESI FA

Niccolò Ghedini, avvocato del premier ne ha fatta un’altra? Ha messo un’altra pezza peggior del buco come quando gli venne in mente di dire che, quand’anche Patrizia D’Addario fosse andata prima a Palazzo Grazioli e poi “nel letto grande”, comunque Berlusconi sarebbe stato solo “utilizzatore finale”? Forse sì, a quanto raccontano Repubblica, L’Espresso ma anche un altro foglio di carta stampata, l’inchiostro nero su bianco di una pagina del 20 marzo 2005 dell’Unione Sarda, quotidiano per nulla di sinistra e neanche di centro sinistra, anzi.

Quel giorno di marzo del 2005 l’Unione Sarda riportava: “Niccolò Ghedini ha accompagnato in un blitz segretissimo funzionari della Sopraintendenza archeologica e Carabinieri specializzati nel patrimonio artistico in una ricognizione di un punto circostanziato del vasto parco…”. Il parco è quello di Villa Certosa e l’articolo proseguiva raccontando del rinvenimenti di reperti del terzo secolo avanti cristo. Allora, quattro anni fa era una cronaca innocente, da nessuno mai contestata.

Oggi però Ghedini, a proposito delle antiche tombe trovate nel parco, tombe di cui Berlusconi e la D’Addario avrebbero amichevolmente chiacchierato quella famosa sera fermamente nega: “Storia miserabile per colpire il premier, mai nulla di simile, mai…”. L’Espresso e Repubblica diffidano della smentita e vanno a controllare, trovano l’articolo dell’Unione Sarda e, ovviamente, lo mettono in luce.

Dunque, ipotesi numero uno: l’Unione Sarda quattro anni fa si è inventato tutto. Ma perchè? Il perchè sfugge. Ipotesi due: il sopralluogo c’è stato ma non c’era Ghedini e Ghedini non ne ha mai saputo nulla. Possibile, ma allora Ghedini è male informato e parla di cose su cui è male informato. Tre: all’insaputa di tutti, l’editore dell’Unione Sarda ha cambiato campo e si è iscritto al complotto. Quattro: archeologi e carabinieri erano stati chiamati per sbaglio e non hanno trovato nulla perchè non c’era nulla. Ma allora chi e perchè li ha chiamati? Tutto è possibile. Tranne che Ghedini, sapendo che le tombe ci sono, abbia autorevolmente e fermamente negato la loro esistenza. O no?