Giorgetti: “Se la Lega verrà condannata chiudiamo”. Le ipotesi sul nuovo nome

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Settembre 2018 - 12:59 OLTRE 6 MESI FA
salvini bossi lega

Giorgetti: “Se la Lega verrà condannata chiudiamo”. Le ipotesi sul nuovo nome

ROMA – “Tutti i soldi che avevamo sono stati già presi dalla magistratura. Quindi, in questo momento non abbiamo più nulla. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Il problema è che se il 5 settembre tutti i futuri proventi che fondamentalmente sono i versamenti dei parlamentari e dei consiglieri che affluiscono nelle casse della Lega vengono requisiti, allora è evidente che a quel punto lì un partito politico non può più esistere, perché non ha più i soldi…”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, ospite della festa de ‘Il Fatto Quotidiano’ a Marina di Pietrasanta, parlando della vicenda del sequestro dei beni della Lega e della decisione del Tribunale del Riesame attesa il 5 settembre. ”Se dovesse essere questa l’interpretazione – sottolinea Giorgetti – da parte della magistratura, per noi questa sentenza sarebbe definitiva”, senza che “il procedimento su Bossi e Belsito” sia passato in giudicato. Questo ”noi lo contestiamo”.

A ‘sganciare’ la bomba di politica è l’Huffington Post che evidenzia un nuovo progetto politico in arrivo. E tutto parte dallo scorso 14 dicembre: in quella data è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale lo statuto di una “associazione non riconosciuta”. Il nome? Lega per Salvini Premier. Con tanto di nuovo simbolo, senza la storica stilizzazione di Alberto da Giussano. Un nome già noto: così si sono denominati i gruppi parlamentari della Lega Nord eletti lo scorso 4 marzo.

Il nuovo partito politico si configura a tutti gli effetti come nazionale. Viene abbandonato, infatti, ogni riferimento al sezione specifica del Nord Ialia, così come non si trovano più tracce della ‘parola’ Padania. Negli organi direttivi i rappresentanti di 22 articolazioni territoriali: tutte le regioni, fino alla Sardegna e alla Sicilia, con il Trentino scorporato dall’Alto Adige, così come l’Emilia dalla Romagna. E ancora, come riporta l’Huffington Post, cambierà anche la sede: non più nella storica via Bellerio, ma nella centralissima via delle Stelline 1, a due passi dal duomo di Milano, presso lo studio dei commercialisti Zito-Scillieri. Al momento solo ipotesi, ma Salvini presto potrebbe passare alle vie di fatto.

E il nuovo progetto politico dei leghisti è ben chiaro già dalla prima pagina dello Statuto: “Lega per Salvini Premier è un movimento politico confederale costituito in forma di associazione non riconosciuta che ha per finalità la pacifica trasformazione dello Stato federale attraverso metodi democratici ed elettorali. Lega per Salvini Premier promuove la libertà e la sovranità dei popoli a livello europeo”.