Napolitano richiama le Camere: “No ad emendamenti estranei al dl”

Pubblicato il 23 Febbraio 2012 - 19:21 OLTRE 6 MESI FA

ROMA –  ”Il Capo dello Stato non dispone di un potere di rinvio parziale dei disegni di legge e non puo’ quindi esimersi dall’effettuare, nei casi di leggi di conversione, una valutazione delle criticita’ riscontrabili in relazione al contenuto complessivo del decreto-legge, evitando una decadenza di tutte le disposizioni, comprese quelle condivisibili e urgenti, qualora la rilevanza e la portata di queste risultino prevalenti”, scrive Napolitano a Fini e Schifani.

”Sottopongo pertanto alla vostra attenzione – scrive ancora Napolitano – in spirito di leale collaborazione istituzionale – la necessita’ di attenersi, nel valutare l’ammissibilita’ degli emendamenti riferiti a decreti-legge, a criteri di stretta attinenza allo specifico oggetto degli stessi e alle relative finalita’, anche adottando – se ritenuto necessario – le opportune modifiche dei regolamenti parlamentari, al fine di non esporre disposizioni, anche quando non censurabili nel merito, al rischio di annullamento da parte della Corte costituzionale per ragioni esclusivamente procedimentali ma di indubbio rilievo istituzionale”.

”Ritengo utile – aggiunge il Capo dello Stato – che vengano informati delle mie considerazioni i Presidenti dei gruppi parlamentari e i Presidenti delle Commissioni permanenti”.