Giudici contro il governo: “Leggi piegate a interessi particolari” e “la prescizione breve è un’offesa per gli onesti”

Pubblicato il 25 Marzo 2011 - 15:24 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’Associazione nazionale dei magistrati attacca nuovamente le politiche del governo sulla giustizia e dice: le leggi vengono piegate a interessi particolari. “Nel giro di pochi giorni – si legge in una nota dell’Anm – la maggioranza di governo ha dimostrato quale era il vero obiettivo dell’annunciata riforma epocale della giustizia, vale a dire risolvere situazioni legate a singole vicende processuali, direttamente con una norma sulla prescrizione e indirettamente con una modifica della legge sulla responsabilità civile dei magistrati punitiva e intimidatoria”.

Processo breve. I magistrati affrontano anche il nodo del processo breve che “appare palesemente in contrasto con i principi costituzionali di eguaglianza e di ragionevolezza”. Quanto alla riduzione dei termini di prescrizione prevista dall’emendamento inserito nel ddl sul processo breve, dice la nota dell’Anm, “nulla ha a che vedere” con il principio costituzionale della ragionevole durata del processo e “rischia solo di determinare l’impunità per autori di gravi delitti”.

Prescrizione breve. “La prescrizione del reato – si legge ancora – è una sconfitta per tutti: per lo Stato che non riesce ad accertare la responsabilità dei reati; per le vittime che non ottengono giustizia per il torto subito; per l’imputato che, se innocente, non vuole la scappatoia della prescrizione, ma una assoluzione nel merito”. La riduzione dei termini di prescrizione, scrivono Luca Palamara, Antonnello Ardituro e Giuseppe Cascini, presidente, vicepresidente e segretario del sindacato delle toghe, “è un’offesa per tutti i cittadini onesti di tutto il Paese”.

I vertici dell’Anm ricordano che già nel 2005 con la cosiddetta ‘ex Cirielli’ i termini di prescrizione erano stati “drasticamente ridotti, tanto che, nel 2009 il numero dei reati distinti per prescrizione e’ stato di oltre 140mila. “In un solo anno – sottolineano i leader del sindacato delle Toghe in un documento – piu’ di 140mila persone accusate di un reato hanno beneficiato della scappatoia della prescrizione” ed e’ “evidente – aggiungono – che un ulteriore riduzione dei termini di prescrizione, in assenza di qualsiasi intervento diretto ad assicurare un migliore funzionamento del sistema giudiziario determinera’ soltanto un significativo incremento del numero dei processi destinati alla prescrizione”.

Responsabilità dei giudici. La modifica della legge sulla responsabilità civile dei magistrati, inserita con un emendamento nella legge comunitaria 2010, dice l’Anm, “appare talmente assurda e disorganica da potersi spiegare soltanto come atto di aggressione nei confronti della Magistratura, diretto ad influenzarne la serenita’ di giudizio”.

“L’interpretazione della legge e la valutazione del fatto e delle prove – si legge infine della nota dell’Anm – rappresentano il cuore dell’attivita’ giudiziaria: pensare di sottoporre a censura tale attivita’ con la generica e incomprensibile formula della ‘manifesta violazione del diritto’ e’ davvero irragionevole prima ancora che profondamente sbagliato”.