Giudici responsabili: governo Monti cerca intesa su una modifica

Pubblicato il 8 Febbraio 2012 - 11:13 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il governo attivera’ ”un dialogo con le forze parlamentari per raggiungere il massimo dell’intesa su una modifica” della norma sulla responsabilita’ civile dei magistrati. E’ quanto si legge in un comunicato della presidenza del Consiglio al termine dell’incontro tra il premier Mario Monti, il ministro Paola Severino e l’Anm. ”Il presidente Monti ha confermato l’impegno del Governo a studiare soluzioni che permettano di adeguare le norme italiane ai principi europei, anche attraverso un esame comparativo delle legislazioni nei vari paesi dell’Ue.  Su questa base è ferma intenzione del Governo attivare un dialogo con le forze parlamentari per raggiungere il massimo dell’intesa su una modifica che assicuri una corretta interpretazione della giurisprudenza europea e, al contempo, consenta ai magistrati di lavorare con serenità di giudizio nell’esercizio delle loro funzioni”, si legge nella nota.

”Il presidente del Consiglio Mario Monti, il ministro della Giustizia Paola Severino e il sottosegretario Antonio Catricala’ – prosegue il testo – hanno ricevuto una delegazione dell’Associazione Nazionale dei Magistrati guidata dal presidente Luca Palamara. A sollecitare l’incontro era stata la stessa Anm a seguito dell’approvazione alla Camera dei deputati dell’emendamento alla legge comunitaria che modifica le norme sulla responsabilità civile dei magistrati”. ”Soddisfazione per l’impegno del governo a trovare soluzioni per modificare la norma”:cosi’ il presidente dell’Anm Luca Palamara , si e’ espresso sull’esito dell’incontro con il premier Monti sulla norma che ha esteso la responsabilita’ civile dei magistrati.

Nel corso dell’incontro con il premier, che e’ stato molto cordiale, i vertici dell’Anm hanno evidenziato il momento di fibrillazione che sta vivendo la magistratura per una norma percepita come un ”vulnus” alla loro liberta’ di giudizio; tant’e’ che la protesta all’interno della categoria e’ compatta. E hanno ribadito che in nessuno degli altri Stati democratici e’ prevista la responsabilita’ civile diretta dei magistrati, cioe’ la possibilita’ per il cittadino di agire direttamente nei loro confronti per ottenere il risarcimento del danno; un  meccanismo che potrebbe portare anche alla paralisi dei processi, con ricorsi a catena nei confronti dei giudici. Cosi’ come hanno rimarcato le loro critiche all’estensione della responsabilita’ civile dei magistrati, operata dall’emendamento Pini, anche ai casi di manifesta violazione del diritto, un concetto che le toghe ritengono troppo labile.

Ne’ il premier Monti, ne’ il ministro Severino si sono sbilanciati sulle ipotesi di modifica alle quali pensa il governo, che intende perseguire la strada del dialogo con le forze politiche proprio per trovare le migliori soluzioni; anche se l’attenzione sara’ chiaramente concentrata sul nodo della responsabilita’ diretta delle toghe e sulla manifesta violazione del diritto. Di tempo ce n’e’,almeno alcuni mesi,prima che il Senato discuta della legge comunitaria in cui e’ inserito l’emendamento Pini sulla responsabilita’ dei magistrati, come ha ricordato nei giorni scorsi il presidente Renato Schifani. E proprio questo elemento dovrebbe servire a rasserenare il clima e gli animi dei magistrati.