Giulio Regeni, Gentiloni: “Vogliamo verità, non rinunciamo”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Aprile 2016 - 08:15 OLTRE 6 MESI FA
Giulio Regeni, Gentiloni: "Vogliamo verità, non rinunciamo"

Giulio Regeni, Gentiloni: “Vogliamo verità, non rinunciamo”

HIROSHIMA – Giulio Regeni, Gentiloni: “Vogliamo verità, non rinunciamo”. “Non c’è da parte nostra una rinuncia a chiedere che venga assicurata la verità, come è doveroso che sia. C’è la decisione, visto che il livello di collaborazione si è rivelato insufficiente, di prendere delle misure che diano questo segnale di insoddisfazione in modo proporzionato e senza scatenare guerre mondiali”. Parole del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in merito al richiamo per consultazioni dell’ambasciatore Massari dopo il nulla di fatto delle indagini sulla morte di Regeni. “Nei prossimi giorni valuteremo le misure da prendere”, ha ribadito il ministro.

Si tratta, ha aggiunto Gentiloni a margine dei lavori della prima giornata del G7 degli Esteri di Hiroshima, “di rispondere, come ho detto più volte, a esigenze che vengono non sono dalla famiglia Regeni, ma anche dal necessario rispetto per l’Italia e la nostra dignità”.

“Ho sentito parlare da parte del governo egiziano di politicizzazione della vicenda – ha detto ancora il ministro -: è chiaro che la vicenda è sommamente politica, ma vorrei sottolineare il fatto che il governo ha fatto quello che aveva annunciato in Parlamento e, di fatto, prendendo atto delle decisioni della procura della Repubblica e dei nostri investigatori. Sarebbe stato curioso il contrario, visto che la procura del resto insiste, come è giusto insistere, e ha avanzato un’ulteriore richiesta di rogatoria”.

Indagini da fare con i tabulati. “Le indagini investigative nel mondo si fanno molto spesso basandosi sui tabulati, sulle intercettazioni. Se non ci fosse il traffico di celle telefoniche, buona parte delle indagini che si fanno anche nei Paesi più attaccati alla privacy non si farebbero”, ha spiegato poi il ministro sempre a proposito del caso Regeni.  “Io rispetto gli argomenti dei governi con cui abbiamo a che fare però bisogna giudicare con buon senso, e il buon senso dice che nelle indagini si usano questi strumenti. Dalle Alpi alle Piramidi”, ha aggiunto.